Venerdì, 1 settembre

Affrontare Tassi Crescenti tra mutui, mercato immobiliare, pianificazione

Tra il 13 e 14 settembre scopriremo se la corsa al rialzo dei tassi della BCE è finita o proseguirà ancora, scatenando le ire di sempre più paesi UE. Ma come questa situazione sta influenzando gli investimenti e i risparmi? Cosa è lecito sperare e cosa è opportuno fare nell'immediato futuro per mettere al riparo il tuo denaro?

Aumento dei Tassi di Interesse: cosa sta succedendo e perché aumentano

Facciamo però un passo indietro per comprendere meglio la situazione. Quando parliamo di tassi di interesse, ci riferiamo al costo del denaro che si prende in prestito da istituzioni autorizzate (banche o finanziarie). In altre parole, è la somma che si paga per avere accesso a fondi che ti consentono di acquistare beni o servizi, e che devono essere restituiti entro un periodo di tempo concordato.

Il tasso di interesse principale è quello stabilito dalla Banca Centrale Europea (BCE), che influenza i prestiti tra le banche private. Queste istituzioni finanziarie scambiano denaro tra di loro per soddisfare varie esigenze, ricevendo anche prestiti dalla banca centrale ad un tasso ufficiale. Questo tasso ha un impatto indiretto sui tassi di interesse che le banche applicano sia tra loro che ai clienti privati. Pertanto, le variazioni dei tassi di interesse della BCE hanno un effetto diretto sui tassi applicati ai mutui e ai prestiti per i privati.

Ma perché avvengono queste variazioni nei tassi di interesse della BCE?

Le banche centrali, come la BCE, utilizzano queste variazioni per influenzare l'economia del paese (l'altro strumento è la quantità di denaro in circolazione), cercando di promuovere la crescita e mantenere la stabilità. Quando i tassi sono bassi, diventa meno conveniente depositare denaro, quindi le persone sono incoraggiate a investire, stimolando così l'attività economica. Con tassi più alti, si tende invece a vedere una riduzione della spesa e un aumento del risparmio.

Per molti anni, i tassi di interesse sono stati estremamente bassi sia in Europa, guidati dalla BCE, che negli Stati Uniti, con la Federal Reserve. Questo è stato in gran parte dovuto alla recessione economica scatenata dalla crisi dei mutui subprime nel 2008. A quel tempo, tenere il denaro in banca non era vantaggioso a causa dei bassi tassi di interesse sui depositi. Tuttavia, questa situazione ha portato anche a un periodo di crescita economica grazie agli investimenti delle imprese.

Oggi, la situazione sembra essere completamente diversa: i tassi di interesse sono notevolmente aumentati, i prezzi stanno salendo e l'inflazione sembra essere fuori controllo. Questo repentino aumento dell'inflazione è dovuto a molteplici fattori, tra cui la ripresa post-pandemia. Dopo mesi di chiusure, la riapertura delle attività ha generato una domanda che supera l'offerta disponibile. A ciò si aggiungono problemi nella catena di approvvigionamento globale e il continuo aumento dei prezzi delle materie prime, come gas, elettricità e petrolio, causato dalle tensioni internazionali.

Per cercare di stabilizzare l'economia e frenare l'incremento dei prezzi, le banche centrali hanno adottato lo strumento ritenuto più adatto: l'aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, questa situazione ha sollevato preoccupazioni, poiché tassi di interesse più alti possono influenzare negativamente l'economia senza necessariamente contrastare l'inflazione. Questo scenario potrebbe persino portare a una situazione chiamata "stagflazione", in cui si verifica una combinazione di stagnazione economica e inflazione.

Inoltre, secondo Christine Lagarde, la presidente della BCE, le tensioni sono ancora presenti e, di conseguenza, la politica monetaria sarà restrittiva, come dimostrato dai ripetuti aumenti dei tassi di interesse. Mentre Jerome Powel potrebbe presto annunciare la fine dei rialzi FED, ma senza prevedere abbassamenti nel breve periodo, la BCE e la BOE mantengono un atteggiamento più restrittivo: dovrebbero avere davanti a sé almeno un ulteriore rialzo da un quarto di punto, fino al 4,50 per la BCE.

 

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Il mattone come fa a rimanere un bene rifugio? Mercato Immobiliare e Impatto dell'Aumento dei Tassi di Interesse

Questa situazione ha delle conseguenze che molti di noi hanno potuto purtroppo osservare direttamente. Chiunque abbia stipulato un mutuo negli anni scorsi potrebbe trovarsi in difficoltà. Solo nel periodo tra luglio 2022 e luglio 2023, i tassi sono aumentati anche del 4%, una percentuale significativa che può avere un impatto considerevole su prestiti come quelli per l'acquisto di una casa o di un'auto. La rata di un mutuo trentennale a tasso variabile di 200mila euro per l’acquisto della prima casa potrebbe essere passato in media da 800€/mese a più di 1.200€/mese, un vero salasso per una famiglia. Rispetto ai valori di qualche anno fa, che si aggiravano tra lo 0,2 e il 2%, al momento i tassi di interesse applicati dagli istituti finanziari si aggirano fra il 4,5% e il 7%.

Gli italiani, lo sappiamo bene, hanno sempre guadato alla casa come ad una forma di investimento sicura, il bene rifugio più importante (soprattutto in termini di valore intrinseco), ma oggi rischia di diventare un investimento troppo oneroso. Da una parte questo rischia di rallentare sensibilmente il mercato immobiliare: se hai intenzione di vendere, la prospettiva di richiedere un mutuo con rate molto alte potrebbe essere decisamente poco allettante per un acquirente. Dall’altro l’aumento delle rate del mutuo strangola le capacità di risparmio delle famiglie italiane, che infatti hanno bruciato 41,5 miliardi di euro nel tentativo di mantenere il proprio tenore di vita.


Approfondimento
Come risparmiano le famiglie italiane: hanno abbastanza beni rifugio?

Le previsioni parlano di una pausa e poi di un progressivo abbassamento dei tassi nel corso del 2024 e 2025, ma è probabile che dovremo fare i conti con le conseguenze per molto più tempo. Chi ha potuto ha già agito in modo preventivo, ma è possibile correre ai ripari anche ora, pianificando in modo strategico risparmi e investimenti.

Oltre l’immobile di proprietà: Strategie di Pianificazione Finanziaria a Lungo Termine

In un contesto di tassi di interesse in aumento, è fondamentale rivedere e adattare la propria pianificazione finanziaria a lungo termine per preservare la stabilità e il successo dei tuoi obiettivi finanziari.

  • Considera la revisione dei tuoi debiti. Mentre i tassi di interesse salgono, i costi di finanziamento possono aumentare. Esamina attentamente i tuoi debiti, concentrandoti su quelli a tasso variabile, e valuta se consolidarli o rifinanziarli a un tasso fisso potrebbe ridurre il rischio di pagamenti più alti nel tempo.
  • Valuta di riequilibrare il tuo portafoglio di investimenti. L'aumento dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto sui rendimenti di alcune attività, come le obbligazioni, che tendono a essere sensibili ai movimenti dei tassi. Considera di diversificare ulteriormente il tuo portafoglio, includendo asset che potrebbero beneficiare di un contesto di tassi più alti, come alcune azioni settoriali o investimenti legati all'inflazione.
  • Mantieni una riserva adeguata di liquidità. La conservazione dei fondi di emergenza assume un'importanza ancora maggiore in questo scenario perché ti permette di far fronte a eventuali imprevisti o opportunità finanziarie che potrebbero sorgere in tempi di volatilità economica. Lo sai che l'oro fisico è considerato a tutti gli effetti un asset con liquidità immediata?
  • Includi asset rifugio, come l'oro fisico, nel tuo piano finanziario. L'oro ha dimostrato di agire come un ammortizzatore in periodi di incertezza economica e fluttuazioni dei mercati finanziari.
  • Ricorda che ogni decisione di investimento dovrebbe essere presa dopo una ricerca accurata e, se necessario, con il coinvolgimento di un consulente finanziario professionale che comprenda le tue esigenze finanziarie e i tuoi obiettivi a lungo termine.

Adattare la tua pianificazione finanziaria a lungo termine in risposta ai cambiamenti dei tassi di interesse richiede attenzione, riflessione e, possibilmente, consulenza esperta. Mantenendo un approccio flessibile e proattivo, puoi prendere decisioni informate che proteggano e potenzino il tuo futuro finanziario.

Strategie di Pianificazione Finanziaria a Lungo Termine: oro fisico e metalli preziosi come argento e platino

Nel panorama finanziario mutevole in cui i tassi di interesse sono in aumento, la diversificazione degli investimenti gioca un ruolo cruciale nella protezione dei propri risparmi. Mentre molte persone considerano tradizionali opzioni di investimento come azioni e obbligazioni, c'è un'altra classe di asset che spesso emerge come rifugio in tempi incerti: l'oro fisico.

L'oro ha una lunga storia come mezzo di conservazione del valore e come forma di protezione contro l'instabilità economica. Quando i tassi di interesse aumentano, potrebbe esserci una maggiore incertezza sui mercati finanziari e sull'inflazione, il che potrebbe influenzare negativamente i rendimenti di alcune attività tradizionali. In questo contesto, l'oro fisico può rappresentare una forma di copertura. A differenza di altre attività, il valore dell'oro ha dimostrato di essere meno suscettibile alle fluttuazioni del mercato azionario e delle obbligazioni.

Molti investitori scelgono l'oro fisico poiché è tangibile e non dipende da strutture finanziarie complesse. Possedere oro fisico può fornire una sensazione di sicurezza in quanto è un asset fisico che non può essere facilmente svalutato da eventi economici o finanziari.

Come parte di una strategia di diversificazione, l'investimento in oro fisico potrebbe offrire un'ancora di stabilità nel tuo portafoglio.

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