L’oro è uno dei beni rifugio per eccellenza, in grado di preservare il capitale e – come abbiamo visto anche su altri articoli pubblicati su questo sito - proteggere l’investimento in caso di crisi economiche, oscillazioni finanziarie e turbolenze sociali o politiche.
Secondo molti esperti, infatti, l’oro è in grado di proteggere l’investitore anche da un eventuale ritorno all’inflazione, perché questo metallo così prezioso – sebbene subisca delle fluttuazioni nel corso del tempo – è destinato sempre e comunque a risalire.
Un esempio pratico di questo ci è fornito proprio dalle vicende americane degli ultimi tempi. Dopo la vittoria del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, i prezzi dell’oro erano scesi di circa il 4% in una settimana, sia causa di un rallentamento della domanda generale (calata di circa il 10% nel corso del terzo trimestre del 2016), sia per una maggiore propensione al rischio da parte degli investitori, che sono così tornati a guardare al mondo azionario.
Tuttavia, come avevano già previsto alcuni analisti europei, sebbene gli interventi promessi da Trump hanno determinato un aumento dell’inflazione e il conseguente incremento dei tassi da parte della Fed, con effetti negativi per il mondo dell’oro, il metallo giallo è destinato comunque a non essere mai abbandonato completamente, perché, anche nei periodi di crisi dell’oro, a fronte di un momentaneo calo, si registrerà sempre e comunque un rialzo successivo delle quotazioni.
Non a caso, nel corso del 2017 il valore del metallo giallo – nonostante l’andamento altalenante - ha ricominciato a risalire progressivamente e con grande evidenza.
Stando all’analisi dei dati, quindi, questo è un ottimo momento per decidere di preservare il proprio capitale e mettere al sicuro il proprio investimento acquistando oro o altre materie prime preziose.
E per il futuro?
Naturalmente, in un contesto così volubile è difficile fare previsioni, tuttavia è possibile affermare che - anche per i prossimi mesi – il valore dell’oro tenderà ad aumentare e questo a causa delle crescenti tensioni nell’area mediorientale e dei rapporti conflittuali tra gi Stati Uniti e la Corea del Nord.