Scopri come riconoscere i carati dell'oro per calcolarne valore e prezzo
L’oro è un metallo tenero e per assicurarne la durata è necessario associarlo ad altri metalli capaci di attribuirgli la giusta durezza.
Ciò che si ottiene dalla fusione dell’oro con altri metalli viene chiamato Lega.
Esistono leghe differenti, con caratteristiche e proprietà peculiari, a seconda:
- dei metalli impiegati accanto all’oro
- della quantità d’oro utilizzata.
Se nei lingotti l’oro è quasi puro, nei gioielli, per la cui lavorazione l’oro puro sarebbe troppo fragile e morbido, è sempre presente sotto forma di leghe, composte nella maggior parte dei casi, di oro in lega con l’argento, il rame e il palladio.
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Il Titolo dell’oro: cos’è?
Il rapporto tra la quantità di oro e quella degli altri metalli ad esso coniugati viene definita Titolo.
Il Titolo viene espresso in millesimi per grammi e rappresenta la quantità d’oro presente nella lega.
Ad esempio:
- Titolo “500” significa che l’oggetto ha metà oro puro e metà altro metallo.
- Titolo “750” significa che l’oggetto è composto per tre quarti di oro puro e per un quarto di altro metallo che lo rende più robusto.
La legge italiana richiede che su ogni oggetto d’oro il produttore applichi un marchio rappresentante il titolo della lega e uno che descriva il marchio di identificazione del fabbricante stesso assegnato dall'ente statale deputato.
Nella vendita di un oggetto in oro viene stimata la quantità d’oro effettiva presente nel materiale in acquisto, e non la lavorazione.
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