Perché oro fisico

Oro fisico o finanziario? Ecco perché scegliere oro fisico

“Perché acquistare un lingotto se puoi investire piccole cifre periodicamente? Investi in oro finanziario.” Lo hanno detto anche a te?

Ma è vero che un piccolo investitore ha più vantaggi con l’oro finanziario? È davvero più comodo? Ci sentiamo di dire di no. L’oro fisico è solo una valida alternativa anche per piccole pezzature o per investimenti limitati ma ripetuti nel tempo, come il conto in grammi d’oro. È anche un’opzione estremamente interessante per medi e grandi investitori che vogliono abbassare il rischio.

Qual è però la differenza tra investimento fisico e cartaceo? Cosa vuol dire ‘oro cartaceo’?

Vediamo come si investe in oro e quali sono i pro e i contro delle diverse modalità.

La differenza tra oro fisico e finanziario

Quando investiamo lo facciamo principalmente in 3 categorie:

• in un prodotto fisico
• in un prodotto cartaceo con sottostante fisico (ETF/ETC)
• solo cartaceo

L’ETF ovvia a tutta la problematica della custodia fisica. Con l’Etfs Gold Bullion Securities ad esempio, i tuoi soldi sono investiti in lingotti custoditi in un caveau della HSBC Bank.

Attenzione però: l’oro fisico e l’oro finanziario non sono la stessa cosa e comportano benefici e rischi del tutto diversi. Ma analizziamo tutte le tipologie di oro cartaceo a disposizione degli investitori

Etc o Etf sull’oro

Si tratta di fondi di investimento che replicano in modo (quasi) perfetto l’andamento dell’oro fisico. Questi fondi si acquistano in banca, ma attenzione! Ad un aumento del 2% sul prezzo dell’oro non corrisponderà un guadagno per te del 2%. Nel caso di Etc e Etf le loro performance non dipenderanno solo dal prezzo dell’oro fisico, ma anche dal cambio euro/dollaro e saranno influenzati dalle fluttuazioni dovute alla concorrenza tra i diversi soggetti coinvolti (i contratti).

Futures sull’oro

I futures sono di fatto contratti finanziari tra due parti che si impegnano ad acquistare e vendere una determinata quantità di oro, ad una purezza, in una data e ad un prezzo prestabiliti. È un gioco d’azzardo, perché è possibile guadagnare solo nel caso in cui il prezzo dell’oro sia più alto o più basso a seconda della strategia di investimento prescelta, nel momento in cui venderai. La complessità di uno strumento derivato come i futures li rende ‘accessibili’ principalmente ad un utilizzatore esperto. I futures sono quindi convenienti per piccoli investitori? A nostro avviso no.

Opzioni sull’oro

Simile ai futures l’opzione dà al possessore il diritto, non l’obbligo, di acquistare o vendere una certa quantità di oro entro una data prestabilita ad un prezzo prestabilito (detto strike price). Seguendo l’andamento del metallo sarà possibile far valere la propria opzione al compratore o venditore in modo da avere un guadagno. Anche in questo caso il margine di profitto per i piccoli investitori è poco interessante.

Azioni di società minerarie

Investendo in azioni di società che si occupano dell’estrazione dell’oro è possibile guadagnare indirettamente dall’andamento del prezzo del metallo. I prezzi delle azioni minerarie però non dipendono solo dall’oro, ma da fattori molto diversi (posizione geografica, costi societari, margini, bilancio, gestione della società, …). Investire in azioni di società minerarie è forse l’opzione cartacea più adatta ai piccoli investitori, ma necessita di uno studio approfondito delle società e quindi, a meno di non avere una profonda conoscenza della materia, è necessario affidarsi a professionisti affidabili.

Vantaggi e svantaggi di oro fisico e finanziario

Investire in prodotti cartacei che sono garantiti da un sottostante fisico ha però i suoi pro e contro.

Il rischio della controparte è in assoluto il più importante fattore da considerare, considerato che l’oro fisico non può fallire in alcun modo. Sommato ad altri inequivocabili vantaggi l’oro si rivela ad oggi il più importante strumento a protezione del risparmio.

Lo sapevi che… le banche hanno ripreso ad accumulare oro fisico (non finanziario!!!). Questo è un segnale davvero importante. Le banche centrali nel 2019 hanno acquistato oro per 15,7 miliardi di dollari, aumentando di ben 374 tonnellate la riserva, come non accadeva dal 1971, quando Richard Nixon proclamò la non convertibilità della valuta Usa. Chiediamoci perché.