Perché l’oro è il bene rifugio per eccellenza
Quali sono i beni rifugio e perché l’oro è il migliore e il più sicuro?
Con il termine “bene rifugio”, utilizzato anche comunemente dai piccoli investitori che desiderano semplicemente mettere al sicuro i propri risparmi, si identifica quella tipologia di investimento di beni materiali che conservano nel tempo il proprio valore e garantiscono, quindi, una protezione in caso di inflazione, calamità, eventi geopolitici, crisi economiche e finanziarie di vario genere. Più in generale, il bene rifugio è in grado di preservare l’investitore in caso di instabilità.
Riporre i propri risparmi in prodotti finanziari può consentire di ottenere dei buoni risultati in termini di guadagni, ma comporta anche possibili rischi e svantaggi.
Il denaro e i titoli finanziari, infatti, sono di fatto ricchezze di tipo immateriale e pertanto soggette ai rischi comuni, come inflazione, pericolo di default dello Stato, fallimenti bancari e aziendali, ecc.
Se, invece, si vuole diversificare l’investimento e soprattutto mettere al sicuro il proprio capitale è opportuno fare riferimento ad un bene rifugio che consente di attenuare i rischi e prevenire le perdite.
Quali sono i beni rifugio più diffusi?
E allora, quali sono i beni rifugio? E che differenze ci sono tra uno e l’altro?
Oro e metalli preziosi
Grazie alle loro piccole dimensioni e alla facilità di trasporto, sono considerati dei valori di riferimento ufficiale a livello universale, in qualsiasi Paese del mondo, indipendentemente dalla valuta adottata o dalla politica locale. Inoltre, questi metalli non si alterano con il tempo e, quindi, mantengono intatto il loro valore. Non a caso l’oro è stato a lungo un riferimento ufficiale delle monete nazionali. Inoltre se le normali monete possono essere stampate in maggiori quantità (sono stampabili teoricamente all’infinito), l’oro continuerà, invece, ad aumentare il proprio valore nei confronti della moneta stessa.
Titoli di Stato
Sono considerati beni rifugio i titoli di Stato emessi dai Paesi più solidi a livello economico e finanziario. Secondo le agenzie di rating l’affidabilità creditizia di questi paesi è alta, cioè difficilmente avranno difficoltà a rimborsare i loro debiti alla scadenza dei titoli emessi, ma il loro rendimento è molto basso in periodi in cui la domanda di titoli di stato è molto alta e c’è una forte emissione di valuta che azzera i tassi di interesse.
Valute forti (hard currencies)
Le valute che hanno come sottostante un Paese o un’area economica con buoni dati macro e conti pubblici mediamente in ordine si svalutano meno e sono viste come un possibile rifugio. Tali valute, ad esempio il dollaro USA, yen o franco svizzero, vengono spesso utilizzate come riserva da Paesi e banche centrali. In un contesto di forte inflazione però anche le valute forti perdono il loro valore con il trascorrere del tempo.