Lunedì, 13 dicembre

Le 500 lire d’argento

Certamente più belle dei nostri attuali euro, è capitato a tutti di possederne qualcuna perché una volta, essendo d’argento, si tendeva a tesaurizzarle.

Purtroppo però non hanno un grande valore dato il poco argento contenuto e la quantità di monete in circolazione (parliamo di circa 4 euro cadauna).

A meno che non si possegga l’edizione di "prova", quella con le bandiere orientate controvento, tirata in soli 1004 esemplari e che, fior di conio, può raggiungere oggi il valore di diverse migliaia di euro.

Ma vediamone le caratteristiche:

  • diametro: 29,3 mm
  • peso: g. 11,0
  • titolo: 835 millesimi
  • fino contenuto: g. 9,18

Ecco una breve storia della moneta.

Furono coniate dalla zecca italiana dal 1958 fino al 1967 e furono le prime monete d’argento emesse dalla Repubblica Italiana.

Tre furono i tipi, ovvero:

«500 lire Caravelle»

500 lire Caravelle

Sul dritto è raffigurato il busto di una donna circondata dai 19 stemmi degli allora capoluoghi di provincia; sul retro le tre caravelle appunto.

Subito dopo l’emissione delle monete di «prova» scoppiò la polemica sulla direzione delle bandiere: chi a dire che si trattava di un marchiano errore e chi a sostenere che poteva trattarsi di una navigazione «di bolina», alla fine si decise, per l’emissione di serie, di orientarle in senso tradizionale (voltate a destra, «di gran lasco»).

Ne furono emessi quasi 100 milioni di pezzi complessivamente. Ma dopo il 1961 le monete furono coniate solo in confezioni destinate ai collezionisti.

Due diversi i disegnatori: le caravelle si devono a Guido Veroi mentre il busto di donna a Pietro Giampaoli.

«500 lire Unità d’Italia»

500 lire Unità d'Italia

Sono state coniate nel 1961 per celebrare il centenario dell’unità d’Italia appunto.

Sul dritto è raffigurata l’Italia seduta su di un capitello, in una mano tiene un ramoscello d’ulivo, nell’altra un elmo; sul retro una quadriga. La tiratura fu di poco superiore ai 27 milioni di pezzi.

E’ stata coniata per tre anni, ma la curiosità è che tutte recano impresso l’anno 1961.

Anche in questo caso il disegno si deve al Veroi.

«500 lire Dante Alighieri»

500 lire Dante Alighieri

Furono coniate dal 1965 per celebrare i 700 anni della nascita del poeta

Sul dritto il ritratto del poeta; sul retro un’allegoria della «Divina Commedia».  Il disegnatore questa volta fu Verginelli. Solo 5 milioni i pezzi prodotti.

Pare che anche di questa emissione ne sia stata fatta una versione di prova e che le monete vennero poi regalate ai dipendenti della Zecca. Sono riconoscibili perché sul verso è inciso “prova”. In questo caso la moneta potrebbe avere un discreto valore.

**

La zecca interruppe la coniazione delle 500 lire nel 1967 a causa, come dicevamo, della loro tesaurizzazione da parte dei privati proprio per la presenza dell'argento il cui valore superava ormai quello nominale della moneta.

Dal 1982 al 2001 la Zecca ha poi coniato le 500 lire bimetalliche (acmonital e bronzo), ve ne sono diversi tipi perché emesse per vari eventi commemorativi. Nel 2001 naturalmente è cessata qualsiasi emissione di Lire in seguito all’introduzione dell’Euro.

500 lire bimetalliche

Nota: la Zecca Italiana non ha mai emesso monete in oro. Ne sono state coniate di commemorative, ma devono essere considerate delle medaglie perché non hanno mai avuto corso legale.

ORONews rubrica economica di Orovilla