Domenica, 1 agosto

Di cosa sono fatte e quanto valgono le medaglie olimpiche

Le Olimpiadi di Tokyo 2020, simbolo di una storica ripresa della normalità, tengono molti di noi incollati agli schermi. Una delle curiosità che crea più ricerche su Google, dati alla mano, è proprio quella classica che riguarda le medaglie olimpiche: quanto oro e argento contengono le medaglie olimpiche e quanto valgono?

Perché le medaglie sportive sono d’oro argento e bronzo?

Viene da sé che il valore del metallo rappresentato nelle medaglie è lo specchio del valore della vittoria ottenuta.

L’oro, il più prezioso dei tre, è destinato quindi al campione più forte, un riconoscimento di grande valore. L’argento, pur metallo prezioso, è destinato a chi si classifica al secondo posto perché nella tradizione è il metallo il cui valore è secondo solo all’oro. Il bronzo infine è un metallo molto utilizzato e, seppur non prezioso, ha comunque un valore discreto dovuto al rame che contiene, un metallo usato nelle lavorazioni, il metallo che in qualche modo rappresenta il lavoro e la fatica, proprio quella di chi arriva terzo, lottando fino alla fine per ottenere un risultato.

Le prime medaglie olimpiche furono realizzate per le Olimpiadi di Parigi del 1900 e avevano forma rettangolare. Fino all’edizione precedente gli allori, anche così chiamati, venivano assegnati solo ai primi due classificati. Nel 1900 e nel 1904 venivano consegnati anche trofei ed altri premi a chi saliva sul podio.

Dai Giochi Olimpici la pratica delle premiazioni sportive con le medaglie si è poi diffusa anche ai Mondiali, agli Europei e alle altre competizioni nazionali e internazionali.

Le medaglie olimpiche d’oro sono… d’argento

Le uniche medaglie d’oro olimpiche e di oro massiccio furono coniate nel 1904, nel 1908 e nel 1912. Da allora furono realizzate con solo una piccola percentuale di oro puro al suo interno: 6 grammi è il minimo imposto dal Comitato Olimpico Internazionale. Tutto il resto è argento. 

Le medaglie delle Olimpiadi di Tokyo 2021 sono state create dal famoso designer giapponese Junichi Kawanishi e comprendono circa 6 grammi d'oro (riciclato) e circa 550 grammi di argento puro (riciclato). Vale circa 700 euro; se fosse fatta d’oro massiccio varrebbe 28 mila euro.

La medaglia d’argento è totalmente creata con questo elemento, sempre riciclato, e vale 420 euro.

La medaglia di bronzo è fatta di quasi esclusivamente di rame, con 25 grammi di zinco. Vale circa 7 euro.

Ma il prezzo del materiale che le compone è ben altra cosa rispetto al valore per un collezionista o appassionato. Ad esempio Mark Wells della squadra degli USA, costretto a vendere le sue medaglie per pagarsi delle cure mediche estremamente costose, vendette la sua medaglia d'Oro guadagnata nell'hockey alle olimpiadi del 1980, a un prezzo di 311.000 dollari nel 2010.

Nel 2013, invece, una delle medaglie d'oro di di Jesse Owens - guadagnata alle Olimpiadi di Berlino del 1936 - venne venduta per circa 1,47 milioni di dollari.

È chiaro che al di là del mero valore e dei compensi degli atleti, le medaglie olimpiche sono un simbolo universale frutto di grande lavoro, irreprensibile disciplina e talento innato. Questo le rende inestimabili.

ORONews rubrica economica di Orovilla