Venerdì, 4 novembre

Oro in calo: è ora di comprare? Lo è sempre!

L’allarme serpeggia sul web: l’oro potrebbe non essere più un bene rifugio? Capita ogni volta che le quotazioni dell’oro scendono. Capita perché un articolo che fa allarmismo, con un titolo fuorviante, fa guadagnare clic al proprio sito. Ma non c’è niente di più falso. L’oro è ancora il bene rifugio per eccellenza e questo è il momento perfetto per comprare oro. Anzi: è sempre il momento perfetto.

Cosa sta succedendo all’oro: quotazioni in calo da troppi mesi?

Da diversi mesi l’oro è imprigionato in un contesto ribassista, mentre molti analisti soffiano sul fuoco della capitolazione del metallo giallo. Molti stimano che la prossima resistenza, vicina ai 1.600 $/oz non sia ancora sufficiente, puntando al nuovo target dei 1.560 $/oz.

Le cause di questa debolezza protratta nei mesi sono molte:

  • la forza del dollaro, che come sempre indebolisce l’oro
  • gli ulteriori aumenti dei tassi di interesse soprattutto dopo gli ultimi dati statunitensi sull’inflazione
  • gli alti rendimenti obbligazionari statunitense (i rendimenti dei Treasury USA a 10 anni hanno ripreso il massimo di 14 anni al 4,27% in pochissimo tempo, mentre la controparte a due anni è salita attestandosi ai livelli più alti dal 2007 intorno al 4,64%)
  • la situazione internazionale che vede una crisi politica ed economica sempre meno controllabile in Gran Bretagna, nuovi contagi e chiusure in Cina a causa del Covid e la preoccupante evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina.

Ma cosa sta succedendo davvero? Lo ha sintetizzato alla perfezione Maurizio Mazziero nell'ultimo Oronews.

"Spesso capita di imbattersi in sterili discussioni sui social, dove improvvisati esperti di mercati discutono sul perduto ruolo di bene rifugio dell’oro. Questi esperti si soffermano sul valore del metallo giallo come espresso dalle borse: in dollari l’oncia. E così giustamente si riscontra che l’oro, partito a gennaio a 1.830 dollari, ha segnato un massimo l’8 marzo a 2.043 e poi ha iniziato una lunga discesa verso i 1.640 dollari l’oncia il 28 ottobre. È proprio quello che vediamo nel grafico osservando la linea blu, nell’asse possiamo notare che la discesa percentuale da inizio anno si avvicina al 10%. Ma nel grafico troviamo anche una linea arancione che rappresenta il valore dell’oro espresso in euro l’oncia e qui la situazione è nettamente differente e vede un progresso da inizio anno del 4,5%. In un anno in cui gli investimenti in azioni e obbligazioni hanno perso, l’oro ha saputo preservare il capitale e ha segnato un rendimento di quasi il 5%. Questa è la dimostrazione che l’oro è un bene rifugio." (Oronews, ottobre 2022)

L’oro come bene rifugio in un contesto di diversificazione

Come diciamo spesso l’oro non è la panacea di tutti i mali. Non ha senso (ed è pericoloso) investire tutto il proprio denaro in oro. Ha invece molto senso che una parte del capitale, dal 5 al 15%, sia messo al sicuro in oro fisico.

Questo perché i mercati tendono a dare ottimi rendimenti nei periodi di bassa inflazione, crescita economica e stabilità internazionale, mentre l’oro aumenta il suo valore in contesti di instabilità, crisi economica e alta inflazione.

Sebbene l'oro e le azioni abbiano ottenuto rendimenti di prezzo sostanzialmente simili nell'ultimo secolo rispetto al dollaro Usa, hanno ottenuto tali rendimenti in tempi molto diversi.” (Oro-Azioni: chi vince tra inflazione e crisi globali - Investireinorovilla.com)  

Ciò significa che solo una corretta diversificazione con una buona presenza di oro nel portafoglio permette di ottenere il massimo in contesti, situazioni e momenti storici differenti.

Anche a livello istituzionale l’oro rappresenta una protezione importante che garantisce una stabilità. Come rilevato da una ricerca condotta tra il 2021 e il 2022 dalla Coalition Greenwich gli investitori istituzionali hanno una sana posizione in oro fisico, sono decisi a mantenerla e sono consapevoli che l’oro da il meglio di sé sul medio-lungo periodo

"Più della metà degli investitori che detengono oro si aspetta che il periodo minimo di detenzione della loro allocazione dell'oro sia superiore a tre anni, evidenziando l'importanza dell'oro nella loro strategia di asset allocation a lungo termine", si legge nel sondaggio.

La preferenza istituzionale per il metallo prezioso deriva dalle crescenti preoccupazioni inflazionistiche e dal desiderio di diversificare. Inoltre, le tensioni geopolitiche manterranno le istituzioni interessate all'oro, in particolare con la guerra Russia-Ucraina in corso e le accresciute tensioni tra Stati Uniti e Cina.
"Quando è stato chiesto di nominare il ruolo principale che l'oro gioca nei loro portafogli, la stragrande maggioranza di coloro che possiedono oro ha valutato la diversificazione e la copertura dall'inflazione al di sopra di ogni altra considerazione".


Approfondimento
Oro per mitigare le preoccupazioni per l'inflazione

Quindi sì, questo momento di debolezza nelle quotazioni potrebbe essere visto come un’occasione per acquistare oro e aumentare la propria posizione nel metallo, ma ricordiamo che per acquistare oro non esiste un momento giusto. Non si tratta di un bene sul quale è possibile speculare, ma di un investimento sul lungo periodo che assicura stabilità e valore al capitale.

Per questo un Piano di Accumulo in grammi d’oro risulta ad oggi la migliore strategia.

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