Venerdì, 16 giugno

Sanzioni internazionali e mercato dell'oro: gli effetti sui nostri portafogli

Nell’attuale situazione internazionale le sanzioni sono uno strumento coercitivo di grande impatto economico e sempre più utilizzato. Basti pensare che solo l’UE ha congelato beni russi per 21,5 miliardi di euro e i paesi dell UE e del G7 hanno bloccato le attività della Banca Centrale di Russia per 300 miliardi di euro.

Cosa sono e quando vengono utilizzate le sanzioni internazionali?

Negli ultimi mesi sentiamo parlare delle sanzioni contro la Russia, ma, mentre l’UE ha attive sanzioni anche contro Bielorussia e Iran, molti sono i paesi che nel corso degli ultimi decenni hanno alternativamente subito gli effetti di sanzioni internazionali.

Le sanzioni internazionali sono strumenti utilizzati dalla comunità internazionale per esercitare pressioni politiche ed economiche su uno stato o su un gruppo di individui al fine di influenzare il loro comportamento o punirli per azioni considerate indesiderabili o illegali dalla comunità globale. Le sanzioni possono assumere diverse forme, come restrizioni commerciali, embarghi sulle armi, congelamento dei beni o divieti di viaggio.

Le sanzioni internazionali hanno una lunga storia che risale al XIX secolo, ma hanno guadagnato maggiore rilevanza nel contesto della geopolitica del XX secolo. Durante la Guerra Fredda, ad esempio, entrambi i blocchi, sia quello occidentale che quello orientale, utilizzavano le sanzioni per perseguire i propri obiettivi politici ed economici. Le sanzioni sono state anche utilizzate per condannare i regimi autoritari, come nel caso dell'apartheid in Sudafrica.

Tuttavia, è negli ultimi decenni che le sanzioni internazionali hanno acquisito un ruolo di primo piano nella geopolitica globale. Dopo la fine della Guerra Fredda, sono emerse numerose situazioni in cui le sanzioni sono state utilizzate come strumento per risolvere conflitti o impedire lo sviluppo di armi di distruzione di massa. Ad esempio, l'Iran è stato soggetto a sanzioni internazionali a causa del suo programma nucleare controverso, mentre la Corea del Nord ha subito diverse serie di sanzioni per le sue attività nucleari e missilistiche.

Le sanzioni internazionali possono avere un impatto significativo sulla geopolitica. Possono danneggiare l'economia di uno stato, ridurre gli scambi commerciali e isolare politicamente il paese sanzionato. Allo stesso tempo, le sanzioni possono anche rafforzare il sostegno nazionale per il governo o l'entità sanzionati, poiché spesso le popolazioni colpite dalle sanzioni attribuiscono la responsabilità dei loro problemi al "nemico esterno" che le ha imposte.

Inoltre, le sanzioni possono influenzare il comportamento degli attori statali e non statali, spingendoli a riconsiderare le loro politiche o a cercare modi per eludere o aggirare le sanzioni stesse. Le sanzioni possono quindi essere strumenti di coercizione efficaci, ma possono anche portare a effetti indesiderati, come il deterioramento delle relazioni internazionali o la destabilizzazione di regioni già fragili. Per questo sono anche considerate uno strumento controverso: non sempre infatti gli esperti le ritengono efficaci per raggiungere gli obiettivi, a volte anzi causano effetti inaspettati.

Prendendo come esempio la Russia e le dinamiche geopolitiche attuali causate dal conflitto in Ucraina, come evidenzia Maurizio Mazziero nella sua analisi dell’Oronews di maggio, le logiche, le alleanze e gli scambi commerciali oggi influenzano gli equilibri geopolitici, trasformando le sanzioni commerciali in un’arma impropria; prova ne sia l’avvicinamento della Russia alla Cina e la creazione di una sfera di influenza a base cinese, come conseguenza delle sanzioni occidentali e il legame sempre più stretto dell’Europa con gli Stati Uniti.

Sanzioni internazionali e commercio dell'oro

Le sanzioni internazionali contro paesi produttori di oro, come può essere la Russia, possono avere diverse conseguenze sul commercio del metallo giallo e sull'equilibrio tra domanda e offerta.

Le sanzioni internazionali possono infatti:

  • limitare l'accesso dei paesi soggetti a sanzioni ai mercati finanziari globali e imporre una restrizione alle importazioni di oro o delle attività commerciali. Di conseguenza, potrebbe verificarsi una riduzione della produzione e della circolazione di oro o è possibile osservare un impatto sulla dinamica del commercio dell'oro e sulla geografia delle sue rotte di esportazione
  • influenzare anche la domanda di oro. Potrebbero verificarsi cambiamenti nelle preferenze degli acquirenti o negli atteggiamenti degli investitori nei confronti dell'oro proveniente da paesi sanzionati per timore di possibili restrizioni future o rischi associati alle sanzioni stesse.
  • esercitare pressioni sulla valuta nazionale del paese interessato, causare deprezzamento, instabilità, inflazione, volatilità. In questo contesto, l'oro svolge un ruolo di bene rifugio e riserva di valore alternativa. Gli stati soggetti a sanzioni potrebbero preferire detenere oro per proteggere il valore delle loro riserve, poiché l'oro è considerato un bene tangibile e indipendente dalle politiche monetarie e dalle dinamiche valutarie. L’aumento della percentuale di riserve in oro per ridurre la dipendenza da altre valute o attività finanziarie soggette a restrizioni può arrivare ad influenzare la domanda globale di oro e, potenzialmente, aumentare le sue quotazioni.

Le prospettive future dell'oro per i risparmiatori e gli investitori

Le prospettive future del ruolo dell'oro e delle sanzioni internazionali sul commercio e gli investimenti dell'oro sono soggette a molteplici variabili e dinamiche. Le tensioni geopolitiche e le dispute internazionali continueranno a influenzare il ruolo dell'oro e le dinamiche delle sanzioni. Ma come questo influenza le decisioni di investimento privato dei risparmiatori?

Nel contesto di sanzioni internazionali, l'oro può assumere un ruolo significativo come asset di investimento, non solo nel paese interessato dalle sanzioni, ma all’interno di tutti i suoi partner commerciali e a livello globale. Questo accade per le caratteristiche stesse dell’oro.

  • Ricerca di sicurezza e protezione del valore. Come abbiamo visto le sanzioni internazionali e le tensioni geopolitiche possono creare incertezza sui mercati finanziari e sulle valute. In questo contesto, i risparmiatori potrebbero cercare asset sicuri e stabili per proteggere il valore dei loro investimenti. L'oro, noto come un bene rifugio, può essere considerato un'opzione attraente per coloro che cercano stabilità e preservazione del valore nel lungo termine.
  • Diversificazione del portafoglio. I risparmiatori potrebbero scegliere di diversificare il proprio portafoglio di investimenti al fine di ridurre l'esposizione a rischi di volatilità. L'oro, grazie alla sua bassa correlazione con altre classi di attività, può offrire una diversificazione efficace e ridurre il rischio complessivo del portafoglio.
  • Considerazioni sulla liquidità. I risparmiatori potrebbero preferire asset liquidi che possano essere facilmente acquistati, venduti o trasportati attraverso confini internazionali.
  • Preoccupazioni riguardo alle valute. I risparmiatori potrebbero cercare alternative alle valute tradizionali, come l'oro, per proteggere il valore dei loro risparmi e mitigare il rischio di svalutazione valutaria.
  • Fattori economici e geopolitici. Le prospettive economiche e le tensioni politiche possono creare un clima di incertezza che può spingere i risparmiatori a cercare asset considerati più stabili, come l'oro.

L'oro è disponibile sulla Terra in quantità limitata e richiede tempo ed energia per essere estratto e prodotto. Questa scarsità intrinseca conferisce all'oro un valore tangibile e può rendere l'oro una scelta interessante come asset di investimento durante periodi di sanzioni internazionali. La domanda di oro può aumentare a causa delle preoccupazioni relative alla disponibilità futura o alla volatilità di altre attività finanziarie. Il momento per inserire oro nel tuo portafoglio non potrebbe essere più propizio.

Perché investire in oro?

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