Venerdì, 11 agosto

Quotazioni dell’oro: quali fattori influenzeranno i prezzi nei prossimi mesi?

Il repentino aumento del valore dell'oro nel secondo trimestre del 2023 ha suscitato molte domande e continua a farlo anche nelle ultime settimane, quando le quotazioni sembrano rimanere imprigionate tra i 56 e i 57€/grammo.

Nonostante le delusioni delle aspettative di crescita nel corso dell'anno precedente, in molti si aspettavano un apprezzamento dell'oro a causa della fuga dai settori più speculativi, come le azioni, dovuta all'aumento dei tassi di interesse da parte della FED. Tuttavia, la quotazione dell'oro è rimasta stabile per tutto il 2022.

Tutto è cambiato a marzo 2023, quando il prezzo dell'oro ha iniziato un rally che pareva promettere bene. Questo aumento è stato supportato dalla crisi nel settore bancario americano e dalla diminuzione del valore del dollaro. In un periodo caratterizzato da grande incertezza, con la possibilità di contagio tra le banche americane e un effetto domino, l'oro ha riacquistato il suo ruolo di bene rifugio, che era stato trascurato da tempo. La crisi bancaria sembrava dunque riuscire dove l'inflazione non aveva avuto la stessa forza di spinta sul prezzo dell'oro.

La situazione nelle ultime settimane resta quella esposta da Maurizio Mazziero nell’Oronews di giugno 2023: “Dopo aver oscillato per circa un mese tra 1.938 e 1.975 dollari l’oncia, nell’ultima settimana le quotazioni hanno ceduto scivolando appena al di sotto dei 1.920 dollari l’oncia e arrivando quasi a raggiungere l’obiettivo del doppio massimo (freccia viola più a destra), intorno ai 1.900 dollari. Ma cerchiamo di porre ordine all’andamento dei prezzi per capire bene lo scenario di contesto. La quota dei 2.070 dollari, vicino ai massimi del 2020 e del 2022 continua a costituire un ostacolo piuttosto solido alla continuazione rialzista. A questo livello si è creato il doppio massimo che una volta violato il supporto dei 1.975 dollari avrebbe dovuto spingere velocemente verso 1.900 dollari. Ma questo non è avvenuto, dando origine a quella oscillazione che abbiamo già citato. Proprio questa ci fornisce la chiave di interpretazione, mostrandoci una forza di fondo abbastanza inconsueta in un quadro di mercati azionari forti e di rialzi dei tassi. Evidentemente molti operatori comprano alla ricerca di protezione; se poi i mercati azionari iniziassero a scendere le quotazioni dell’oro inizierebbero a correre.” (Oronews, giugno 2023

Gli analisti intravedono prospettive di una ripresa dopo queste settimane incerte. Secondo Juerg Kiener, analista di Swiss Asia Capital, l'andamento attuale del mercato dell'oro ricorda molto da vicino quanto accaduto nel 2008 e nel 2001. In entrambi i casi, il prezzo dell'oro ha registrato un rapido aumento. Basandosi su questi precedenti storici, Kiener ipotizza che il prezzo dell'oro possa raggiungere nuovi massimi nel 2023.

L'analista Ole Hansen di Saxo Bank è d'accordo con questa prospettiva, ritenendo che l'anno sia estremamente favorevole per il prezzo dell'oro. Secondo la sua analisi, fattori come la recessione economica o la svalutazione del mercato azionario potrebbero spingere il prezzo dell'oro verso livelli elevati. Eric Strand, manager dell'ETF AuAg ESG Gold Mining, ha specificato che il prezzo dell'oro potrebbe raggiungere i 2100 dollari l'oncia, corrispondendo a un'apprezzamento del 20% rispetto ai valori attuali. Un risultato niente male.

Ma quali sono i fattori che potrebbero davvero spingere ad un nuovo rally dei prezzi dell’oro nei prossimi mesi?

Quotazioni oro in rialzo? Debolezza del dollaro e crisi bancaria

Il rischio di un effetto domino sembra essersi attenuato, ma quanto è successo alle banche americane è indice di una debolezza strutturale da non sottovalutare. Se a ciò si aggiunge un dollaro sempre più debole, la corsa ai beni rifugio diventa quasi un obbligo. Ricordiamo sempre che l’oro ha un rapporto inverso con il dollaro: più il dollaro si indebolisce, più l’oro corre.

Il Dollaro, ricordiamo, è la valuta di riserva a livello mondiale, considerato, a torto o a ragione, una sorta di bene rifugio, e come tale anche la valuta più scambiata sui mercati. Molti paesi del mondo accettano il dollaro come valuta corrente o hanno legato la propria valuta al dollaro.

La fiducia globale nell’egemonia statunitense è dunque il motore della forza o della debolezza del dollaro. La forza del dollaro permette al governo Usa e alla Fed di adottare misure politiche e fiscali estremamente significative senza intaccare il valore della moneta in modo eccessivo, come succede per governi e banche centrali che non godono della stessa fiducia da parte degli operatori economici. Anche se questo castello inizia a mostrare delle crepe...

Quotazioni oro in rialzo? Stop all’aumento dei tassi

Storicamente, c'è un rapporto inversamente proporzionale tra le quotazioni dell'oro e gli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve (Fed), sebbene questo non sia sempre lineare. Si tratta comunque di una tendenza ben chiara. Alcuni economisti sostengono che il rapporto tra oro e tassi di interesse sia unico e complesso, ma ciò che resta all’evidenza dei fatti è che l'oro viene spesso considerato un bene rifugio durante periodi di incertezza economica e politica. Un calo dei tassi di interesse può aumentare la domanda di oro come bene rifugio e fare salire il suo prezzo. Tradizionalmente, si ritiene che tassi di interesse più bassi possano favorire i prezzi dei metalli preziosi, poiché l'oro diventa più redditizio per gli investitori.

Quotazioni oro in rialzo? Inflazione e volatilità dei mercati

L'inflazione e la volatilità dei mercati azionari tendono a far aumentare il prezzo dell'oro per diverse ragioni:

Protezione dall'inflazione: Durante periodi di inflazione, quando il valore della valuta diminuisce e i prezzi dei beni e servizi aumentano, gli investitori cercano soluzioni per preservare il loro potere d'acquisto.

Scarsità di alternative attraenti: Durante periodi di alta volatilità e incertezza sui mercati azionari, gli investitori possono cercare alternative sicure e stabili per i loro investimenti. L'oro, con la sua lunga storia come riserva di valore, diventa attraente in quanto è considerato un bene stabile e resistente alle fluttuazioni del mercato. Ad oggi il mercato azionario inizia a dare qualche segno che la sua cavalcata stia rallentando, ci sono segnali che potrebbero presagire a un ribasso. Se questo fosse il caso, l’oro potrebbe presto tornare a correre.

Diversificazione del portafoglio: Gli investitori tendono a diversificare il proprio portafoglio al fine di ridurre il rischio complessivo. L'oro viene spesso incluso come componente di diversificazione, in quanto ha una correlazione inversa con altri asset, come le azioni. Durante periodi di volatilità dei mercati azionari, l'oro può agire come un'assicurazione contro le perdite, attirando un interesse maggiore da parte degli investitori e aumentando il suo prezzo.

Domanda da parte dei consumatori e dei settori industriali: L'oro è utilizzato in diversi settori industriali, come l'elettronica e la gioielleria. In periodi di crescita economica, la domanda di prodotti che richiedono l'utilizzo di oro può aumentare, influenzando positivamente il suo prezzo. Allo stesso modo, la domanda da parte dei consumatori per oggetti di valore come gioielli può contribuire all'aumento del prezzo dell'oro.

Quotazioni oro in rialzo? Le Banche Centrali aumentano le riserve

Nonostante i limiti dell’oro fisico (non paga interessi, metterlo al sicuro è costoso, occupa spazio) il suo valore lo rende fondamentale. Secondo gli ultimi dati del World Gold Council, nel primo trimestre del 2023 la domanda di oro delle banche centrali è stata pari a 228 tonnellate, il 176% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e un nuovo record storico per un primo trimestre.

Perché le banche centrali stanno tornando ad acquistare oro, rispetto ad altre valute da sempre considerate forti, come il dollaro, la sterlina, l'euro, lo yen o il franco svizzero? La Banca d’Italia lo spiega sul suo sito web: “Le riserve auree hanno lo scopo di accrescere la fiducia nella stabilità del sistema finanziario italiano e della moneta unica. Questa funzione diventa ancora più importante quando le condizioni geopolitiche o la situazione economica internazionale potrebbero mettere i mercati finanziari a rischio, come nel caso di una crisi valutaria o finanziaria”.

Le riserve auree fanno parte delle riserve ufficiali in valuta estera dell'Italia e costituiscono una garanzia per la Banca d'Italia nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche... L'oro non comporta alcun rischio di solvibilità perché non è "emesso" da un'autorità (come un governo o una banca centrale). Grazie alle caratteristiche e alle funzioni dell'oro, le banche centrali lo utilizzano per diversi scopi: lo comprano e lo vendono per motivi finanziari o per aggiustare il livello delle riserve; lo depositano per ottenere un reddito e lo usano come garanzia per ottenere prestiti”.

Questo atteggiamento delle banche centrali non può che influire sulle quotazioni dell’oro sia nel breve che nel medio periodo.

Previsioni oro 2023: tutti lo vedono sopra i 2000$/oncia

Conoscere i target 2023 delle quotazioni oro è di fondamentale importanza anche da un punto di vista pratico. Ma abbiamo imparato nel tempo che non sempre si rivela utile e a volte l’oro semplicemente non rispetta le previsioni.

Ciò non toglie che previsioni vengano comunque fatte sulla base dei dati a disposizione. Le più diffuse tra gli analisti vedono l’oro in un range tra 2000 e 2100 dollari l’oncia, alcune si spingono addirittura fino a 3000 dollari l’oncia come affermato da Aakash Doshi, responsabile delle materie prime per il Nord America di Citigroup. Sicuramente un target simile ingolosisce piccoli e medi investitori, ma si tratta di una previsione azzardata e improbabile nell’arco di così pochi mesi.

Goldman Sachs aveva invece previsto che la quotazione dell’oro sarebbe dovuta arrivare a 2500 dollari l’oncia entro fine 2022. Ha forse anticipato i tempi, ma si tratta di una previsione possibile per il prossimo anno. Non resta che acquistare oro e restare a vedere.

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