Oro: settembre nero e prospettive per i prossimi mesi

Dopo il crollo della primavera 2020 e gli sconfortanti risultati di marzo 2021 pensavamo che il peggio fosse passato per l’oro. Invece da maggio ci tiene sulla corda, tra alti e bassi. Tanto che questi livelli non si vedevano da almeno 10 anni. È un segno di debolezza? Noi pensiamo di no e che ci siano i presupposti per investire di più proprio ora.
Il settembre nero dell’oro: cosa sta succedendo?
Quasi un euro al grammo in meno in settembre, 2 da giugno e addirittura 5 rispetto a ottobre dell’anno scorso. Che succede all’oro?
L’oro è l’asset di protezione per eccellenza, quello su cui investire per proteggersi contro l’inflazione, che in questo periodo è in netta crescita. Teniamo bene a mente una cosa inoltre: le banche non hanno smesso di acquistare oro. E questo è un segnale molto importante. Perché dunque le quotazioni scendono?
- Esiste una correlazione negativa tra il prezzo dell’oro e la forza del dollaro. A settembre il dollaro ha guadagnato in media il 2% rispetto alle altre valute. Questo significa però che anche che l’oro è aumentato per gli acquirenti americani a parità di quotazione
- Esiste una seconda correlazione negativa, tra oro e rendimenti obbligazionari. In un mese il rendimento a 10 anni del Treasury è salito da 1,30% a 1,54% e i bond sono diventati più interessanti per i risparmiatori. E visto che le obbligazioni staccano cedole periodiche, mentre l’oro ti fa guadagnare solo se lo vendi ad un prezzo superiore a quello d’acquisto, l’illusione è presto svelata.
- La Federal Reserve aveva annunciato di voler acquistare meno bond nei prossimi mesi (tapering), portando al rialzo ulteriormente i rendimenti obbligazionari. Quest’operazione potrebbe ritardare fino a marzo 2022, ma resterà comunque un peso importante.
- Le Bullion Bank e le stesse Banche Centrali vendono l’oro cartaceo per far scendere il prezzo e poi riacquistare, a prezzi inferiori, il metallo fisico, che ha un valore decisamente superiore.
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Perché non dobbiamo preoccuparci. Anzi: perché dobbiamo acquistare ora
Che di fatto si tratti di un momento transitorio, seppur lungo, dell’oro è provato da diverse dinamiche di cui pochi sono a conoscenza.
- L’inflazione ha corso più dei rendimenti obbligazionari tanto che i rendimenti reali sono risultati ancora più negativi dei mesi precedenti. La Fed stessa ha fatto presente che la stretta monetaria non è una prospettiva a breve termine e i tassi d’interesse resteranno a lungo molto bassi. L’oro fisico resta il miglior asset per la protezione del capitale; ecco perché i grandi investitori, dai fondi di investimento alle banche centrali di Cina, Russia e paesi emergenti, stanno acquistando oro per frenare gli effetti dell’inflazione, dovuta in buona parte alla crisi delle materie prime.
- I rendimenti potranno salire ancora, ma resteranno negativi in termini reali. E questo vale per tutte le principali economie mondiali
- la formazione del prezzo reale dell’oro dipende anche dagli acquirenti al dettaglio, ad esempio paesi come India, Cina, Germania e banche centrali. L'India in particolare sta assistendo ad un'impennata di ordini di oro fisico e questo influirà presto sulle quotazioni.
- Banche Centrali e Governi pianificano gli acquisti del prezioso metallo per rafforzare le proprie valute. Soprattutto i Paesi in via di sviluppo non hanno valute con cambi stabili al mercato e sono vittime di speculazioni finanziarie. Avere oro sottostante stabilizza il valore delle valute.
- Il gioco al ribasso fatto da Bullion Bank e banche centrali acquistando oro finanziario deve però vedersela con i nuovi parametri di Basilea III. L’oro finanziario o cartaceo ha perso la certezza di avere dell’oro fisico sottostante ed è per questo diventato pericoloso. L’obiettivo di Basilea III è di aumentare la stabilità delle banche attraverso una gestione mirata delle attività, onde evitare la possibilità di un crollo paragonabile a quello del 2008. A questo scopo l’oro fisico è stato dichiarato attività a RISCHIO ZERO. Le banche devono quindi detenere una percentuale di liquidità (o oro fisico) a garanzia della vendita di oro NON allocato (cartaceo), in quanto ritenuto attività ad alto rischio e ridotta liquidità.
Questi sono i punti fermi dell’oro. Da qui si può partire per fare delle considerazioni, ma tutto quello che accade è variabilità di breve periodo. Ciò che è certo è che ora che il prezzo dell’oro si trova in questa fase di ribasso, potrebbe essere interessante iniziare un investimento che nel lungo periodo darà buoni frutti.
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