Oro - qualcosa di importante sta per accadere

Tensioni geopolitiche, petrolio in ripresa, tanta tensione nei mercati. L’oro rimane il rifugio sicuro per eccellenza, anche se qualcosa sta cambiando.
Nel mondo, e in particolare in Medio Oriente, la situazione è di nuovo molto tesa a causa di un conflitto tra Israele e Iran. Quando succedono queste cose, i mercati finanziari, reagiscono quasi sempre allo stesso modo. E infatti, inizialmente è andata come previsto: il valore delle azioni è sceso (perché la gente ha paura e vende) e il prezzo del petrolio è salito molto in fretta (perché si teme che ce ne sia di meno).
Tuttavia, questa volta è successa una cosa molto strana, diversa dal solito, che ci fa capire che le regole del gioco potrebbero essere cambiate. La vera sorpresa è che il valore del dollaro americano e dei prestiti al governo degli Stati Uniti (le "obbligazioni"). Anzi, il dollaro si è persino indebolito. Questo è un comportamento insolito, perché storicamente, in situazioni simili, il valore del dollaro e quello dell'oro si muovevano in direzioni opposte. Questo cambiamento rompe con tutto quello che abbiamo visto in passato.
Per capire perché questo comportamento sia così strano, dobbiamo fare un passo indietro. Immaginiamo i mercati finanziari come un mare. Quando arriva una brutta tempesta (cioè una crisi, una guerra, o una grande paura), tutti i marinai cercano un "porto sicuro" dove mettere al riparo le loro navi (cioè i loro soldi). Per decenni, i due porti sicuri più famosi e affidabili al mondo sono stati il dollaro americano e i titoli del Tesoro americano (cioè i prestiti fatti al governo USA). Quando la paura aumentava, gli investitori di tutto il mondo correvano a comprare dollari e titoli americani, facendone salire il valore. Anche l'oro, un altro bene rifugio classico, vedeva aumentare la sua richiesta.
Questa volta, però, lo scenario è completamente diverso: solo l'oro sta salendo di prezzo come bene rifugio. Il dollaro è rimasto fermo. Perché? La risposta è che, lentamente ma in modo continuo, la fiducia del mondo negli Stati Uniti come "porto super sicuro" sta diminuendo. Non è un fenomeno casuale, spesso vi ho parlato della “dedollarizzazione”. È il risultato di decisioni politiche passate, come la guerra commerciale iniziata qualche anno fa sotto la presidenza di Donald Trump. Queste decisioni hanno fatto nascere un dubbio negli investitori sul mantenimento della fiducia verso l’economia a Stelle e Strisce. Molti ora temono che in futuro l'America avrà una crescita economica più lenta e un'inflazione (aumento dei prezzi) più alta, e questo rende meno interessante la sua valuta ovvero il Dollaro Usa.
Cerco di spiegare con parole semplici questo concetto: quando un governo chiede soldi in prestito, paga un interesse. Se tanti vogliono prestargli soldi, l'interesse può essere basso. Ma se gli investitori sono titubanti, il governo deve offrire un interesse più alto per convincerla. Questo è esattamente ciò che sta accadendo agli USA: prima di aprile (quando è iniziata la guerra dei dazi), l'interesse che gli Usa pagavano era del 3,98%; ora è salito al 4,42%. Questo aumento significa che gli investitori chiedono di essere pagati di più per prestare soldi agli Stati Uniti, perché li considerano un po' meno sicuri di prima.
Ma ecco il punto focale: l'oro diventa l'unica vera ancora di salvezza. In questo nuovo mondo, dove le vecchie certezze non valgono più come prima, l'oro emerge come il vero vincitore. La gente non compra oro solo per proteggersi dall'aumento dei prezzi o dall'instabilità generale, come tante volte vi ho sottolineato. Oggi l'oro è diventato qualcosa di più: è visto come l'ultimo rifugio, l'unica vera sicurezza in un sistema globale che cambia. Il suo grande vantaggio è che non è controllato da nessun singolo paese. Il suo valore non dipende dalle decisioni di un presidente o dai problemi economici di una nazione. Per questo, in un momento di grande incertezza, brilla più di ogni altra cosa.
Carlo Vallotto
DISCLAIMER: Le indicazioni contenute in questo messaggio non costituiscono in alcun modo delle raccomandazioni di acquisto o vendita: esse rappresentano una libera interpretazione dei mercati basata sull’analisi tecnica. Lo scrivente declina ogni responsabilità per le perdite derivanti dalle attività intraprese sulla base di queste analisi.