Oro in rialzo: è finita la tendenza ribassista?
Il 2018 è stato un anno davvero molto avventuroso per l’oro, ed un anno proficuo per tutti coloro che avevano intenzione di investire nel prezioso metallo giallo in vista di una risalita dei prezzi. Questa risalita dei valori può essere simboleggiata dal superamento della soglia dei 1200, dollari l’oncia, oppure si tratta di un segnale che non significa nulla di speciale?
Qualche mese all’insegna del ribasso e poi una piccola, significativa risalita. Stiamo parlando delle quotazioni dell’oro, che - per tutta l’estate - si sono mantenute sotto il livello di guardia, mentre negli ultimi giorni è tornato a superare i 1200 dollari all’oncia.
Un tentativo di risalita? Può essere, ma sembra presto per parlare di una tendenza al rialzo e soprattutto della parola fine alla tendenza ribassista degli ultimi mesi. Certamente l’oro ha recuperato diverse posizioni (come del resto era stato previsto da alcuni analisti) e questo è un fattore positivo, ma per vedere meglio il contesto bisogna guardare anche altri fattori. Ad esempio l’aumento dei tassi di interesse è un segnale che favorisce anche il sostegno al dollaro USA, e come ben sappiamo, quando il dollaro statunitense è forte l’oro va in ribasso. Sembra, inoltre, che gli Stati Uniti stiano dando segnali di ammorbidimento sulle tensioni e guerre commerciali con la Cina: un altro elemento che potrebbe rinforzare il dollaro a scapito dell’oro.
La circostanza di rialzo è, quindi, senza dubbio positiva, ma non è detto che si tratti di una vera inversione di rotta. Potrebbe, invece, inquadrarsi in quel sussultare su e giù del prezzo dell’oro al quale abbiamo assistito negli ultimi mesi, e quindi essere un piccolo segnale positivo non indicativo del termine della tendenza al ribasso. Per chi vuole acquistare oro fisico, quindi, questo rimane ancora un ottimo momento: il prezzo dell’oro è ancora abbastanza basso e ideale per investire prima di una tendenza al rialzo.
Il prezzo dell’oro salirà?
Vedendo l’oro superare la soglia psicologica dei 1200 dollari, in molti si sono chiesti se il prezzo del prezioso metallo giallo sia tornato a salire. È così? Come abbiamo detto, una rondine non fa primavera.
Le quotazioni dell’oro subiscono cambiamenti tutti i giorni e alla luce del quadro generale si può individuare una tendenza attuale al ribasso o al rialzo. Il 2018 è stato un anno molto altalenante per il prezioso metallo giallo e quindi non è possibile sbilanciarsi; le tensioni commerciali e l’aumento dei tassi di interesse hanno favorito il dollaro statunitense andando invece a scapito del metallo giallo. Quindi il momento è propizio soprattutto per comprare. E che cosa dire degli ultimi rialzi?
Se è sicuramente vero che molti analisti hanno previsto un rialzo già verso la fine dell’anno, non è il semplice superamento della soglia a dare un segnale definitivo dell’inversione di tendenza. Però ci sono altri indicatori da tenere sott’occhio: ad esempio la Banca Mondiale ha sostenuto che potrebbe esserci un aumento dell’inflazione più alto del previsto. Si tratta di una circostanza che va a favore dell’oro, aumentandone il prezzo.
Non bisogna neppure sottovalutare la possibilità di una bolla azionaria, una correzione del mercato che porterebbe gli investitori a concentrarsi sull’oro, il bene rifugio per eccellenza: anche questa circostanza porterebbe ad un generico aumento dei prezzi. Quindi, ripetiamo, la salita dell’oro è un buon segno ma è da leggere alla luce anche di altri fattori e del fatto che, come ben si sa, non è possibile fare previsioni perfette ma solo valutazioni e supposizioni più o meno argomentate. La tendenza a lungo termine, adesso come adesso, rimane ancora ribassista, ma nei prossimi mesi ci sono tante cose che potrebbero cambiare.