Caratura e percentuale di oro
La misura della purezza dell’oro rimanda al suo valore e conoscere il valore dell’oro che si ha in casa è importante soprattutto se si desidera venderlo o offrirlo per una permuta.
In generale l'oro è sempre oro e tutto l’oro è prezioso, il motivo è intuibile: è un materiale estremamente raro, per estrarre pochi grammi di oro è necessario un lavoro duro e lungo. A fare la differenza, infatti, è la quantità di oro che è presente nei lingotti, gioielli, o nelle monete che si hanno in casa.
L’oro può essere anche presente sotto forma di leghe o miscele, vale a dire mischiato con altri metalli di minor valore (come avviene per esempio quando l’oro deve essere usato per produrre gioielli, poiché l’oro puro è troppo morbido e fragile per essere lavorato in gioielleria). Queste miscele sono, nella maggior parte dei casi, l’argento, il rame e il palladio, e – naturalmente – diminuiscono di conseguenza la purezza del metallo prezioso.
Caratura e percentuale di oro contenuta in una lega
I gioielli in oro, ma anche i lingotti d’oro e le monete d'oro, hanno un valore che dipende dalla loro caratura. Il carato è un’unità di misura (il simbolo è kt) di gemme e di materiali preziosi, che viene utilizzato per indicare la misura di purezza (ovvero per indicare la quantità d’oro presente effettivamente all’interno del gioiello o nel lingotto).
Il carato nelle leghe d’oro esprime la purezza e quindi ci dice quante parti di oro puro si trovano all’interno del prodotto finito.
L’oro puro è a 24 carati (la massima purezza è 24/24) e ciò significa che un lingotto di oro puro è composto da 24 parti di oro su 24 parti di oro (vale a dire, in altri termini, 999 grammi di oro su 1000 grammi, e quindi 999 millesimi). In pratica è completamente oro, senza alcuna lega che sia unita al metallo giallo a contaminarne la purezza.
Un altro esempio: se vi chiedete quale percentuale di oro è contenuta in una lega a 22 carati, la risposta sarà 22 parti di oro e due di metalli diversi.
La stessa cosa vale se vi domandate quale percentuale di oro è contenuta in una lega a 18 carati, vale a dire l’oro usato in gioielleria; sono 18 parti di oro su 24 parti totali.
Cosa significa quindi oro 18 carati? Semplicemente che la lega d’oro è composta da diciotto parti di oro fine, o puro, e per il resto da altre leghe metalliche. Ecco in che senso i carati ci aiutano a capire quanto oro puro è presente e - di conseguenza - quale sia il valore finale del gioiello. Se, quando controllate il timbro sul retro di un gioiello d’oro, vi chiedete cosa significhi la scritta oro 18kgp, sappiate che essa vuole significare che l’oro è 18 carati su 24 carati totali, e quindi si tratta di un modo come un altro per riferirsi alla sua purezza.
Come leggere la caratura in percentuale millesimi
Certo, c’è un po’ di confusione sul tema perché molto spesso si trova indicato, sia sui lingotti che sui gioielli, la quantità d’oro in millesimi o percentuali e non in carati.
Non cambia nulla: ad esempio, se vi trovate di fronte ad una moneta che pesa 10 grammi e notate la scritta “titolo 333%” significa che la moneta d’oro che volete acquistare, su 10 grammi, contiene 3,33 di oro puro.
Se invece la moneta d’oro ha titolo 900%, significa che su dieci grammi contiene 9 grammi di oro puro. La moneta d’oro da dieci grammi che porta scritto titolo 999% è di oro purissimo, in quanto contiene 9,99 grammi di metallo prezioso.
In Italia, si utilizza spesso anche il titolo in millesimi per esprimere la purezza dell’oro: ad esempio 750 millesimi significa oro 18 carati.