BCE allerta sull'oro, esperti WCG non concordano

L'oro continua a ristabilire il suo ruolo di asset monetario globale e il metallo giallo sta attirando l'attenzione della Banca Centrale Europea.

In un periodo di crescente volatilità economica e incertezza geopolitica, il ruolo dell'oro come strumento di copertura contro il rischio sistemico appare più rilevante che mai. È questo che ha rilevato la Banca Centrale Europea (BCE) in un recente documento, riconoscendo il ruolo dell'oro come bene rifugio.

Gli analisti della BCE hanno evidenziato che l'oro, a differenza di obbligazioni e azioni, non genera flussi di cassa. Il suo appeal deriva da due caratteristiche fondamentali, specialmente in momenti di incertezza: non è una passività per alcuna controparte, eliminando il rischio di default, e la sua offerta limitata lo rende poco sensibile alla svalutazione, mantenendo così il suo valore intrinseco. Per questo motivo, l'oro è spesso considerato un elemento di diversificazione del portafoglio, una protezione contro l'inflazione e il deprezzamento del dollaro USA, e un rifugio sicuro durante periodi di forte stress sui mercati finanziari.

La BCE ha anche notato che negli ultimi 30 annil'oro ha sovraperformato azioni, dollaro e obbligazioni in fasi di crisi. Le ricerche dimostrano che l'oro offre le migliori performance quando il rischio geopolitico o l'incertezza sulle politiche economiche sono elevati.

Il documento ha inoltre fatto luce sui significativi flussi commerciali di oro, in particolare il trasferimento di ingenti quantità del metallo prezioso nei caveaux di New York in previsione dei dazi globali imposti dal presidente Donald Trump. Sebbene inizialmente non fosse chiaro se oro e argento sarebbero stati soggetti a dazi, alla fine i metalli preziosi ne sono stati esentati.

Questi afflussi verso gli Stati Uniti hanno creato notevoli tensioni nei mercati europei, spingendo i prezzi dei futures a salire ben oltre i prezzi spot a Londra. Di conseguenza, i costi di prestito e approvvigionamento dell'oro sul mercato londinese sono aumentati. 

La BCE ha quindi sollevato il dubbio che le controparti obbligate a consegnare oro fisico potessero rischiare maggiori richieste di margine e perdite a causa di improvvise tensioni e interruzioni nella catena di approvvigionamento e consegna.

La stretta di liquidità sui mercati finanziari all'inizio dell'anno, unita alla crescente esposizione all'oro, ha portato la BCE a una conclusione cruciale: l'aumento dei prezzi dell'oro potrebbe rappresentare un rischio per la stabilità dei mercati finanziari europei.

Nonostante l'allarme della BCE, molti analisti ritengono che la sua valutazione travisi la realtà. Pur riconoscendo un aumento della volatilità, sostengono che il mercato dell'oro rimanga liquido e relativamente stabile rispetto ad altri asset.

Il World Gold Council (WGC) ha espresso di non riscontrare i rischi evidenziati dalla BCE. Joseph Cavatoni, Senior Market Strategist del WGC, ha affermato: "Quando analizziamo la performance dell'oro, scopriamo che regge, rimane liquido e funge da robusta copertura. Non abbiamo osservato interruzioni significative nemmeno durante le preoccupazioni legate ai dazi negli ultimi sei mesi. Queste caratteristiche rafforzano il ruolo dell'oro come asset strategico in periodi di volatilità".

Il WGC ha anche sottolineato la vastità del mercato dell'oro, che trattando un volume medio di scambi giornalieri di circa 165 miliardi di dollari, rimane secondo solo ai futures S&P 500.

In un periodo di crescente incertezza fiscale, il ruolo dell'oro come strumento di copertura contro il rischio sistemico appare più rilevante che mai.

 

Carlo Vallotto

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