Platino, le previsioni del World Platinum Council
Domanda relativamente robusta e deficit pluriennale di offerta, questa è la fotografia del mercato del Platino. Vediamo quali potrebbero essere le conseguenze per gli investitori.
Innanzitutto cerchiamo di capire cosa significa deficit di Platino. Nei mercati delle materie prime, un mercato in deficit è un mercato in cui l'offerta di una materia prima è insufficiente a soddisfare la domanda. Nel caso del mercato del platino, l'offerta continua a essere inferiore alla domanda, determinando un deficit strutturale. Per contestualizzare, si prevede che il mercato del platino registrerà il suo terzo deficit consecutivo quest'anno, pari a 966 koz. Questo fa seguito ai deficit di 992 koz e 896 koz registrati rispettivamente nel 2024 e nel 2023.
In particolare qual è la causa del deficit strutturale del platino? Dal lato dell'offerta, si prevede che l'offerta mineraria si attesti ai minimi pluriennali. Le Società di estrazione hanno dedicato il 2024 alla ristrutturazione degli asset e alla riduzione delle spese in conto capitale a seguito del basso prezzo del paniere dei metalli del gruppo del platino.
Per quanto riguarda il recupero del metallo, i volumi hanno faticato a tornare ai livelli storici. In particolare, utilizzando i dati più recenti del World Platinum Council, si prevede che l'offerta totale di platino scenderà al di sotto di 7 milioni di once nel 2025, il che rappresenta il livello più basso nella serie di dati a partire dal 2013, escluso il periodo Covid. Ciò riflette le difficoltà strutturali che affliggono l'offerta già da molti anni.
Nel frattempo, la domanda rimane relativamente robusta. Si prevede un calo del 4% su base annua nel 2025, dovuto in gran parte alla ciclicità del settore della produzione del vetro: infatti nel 2025 saranno messi in funzione un numero significativamente inferiore di nuovi impianti di produzione del vetro. Di conseguenza, si ipotizza che la domanda di vetro ottenuto dal platino diminuirà del 58% su base annua, attestandosi a 289 koz, rispetto ai 690 koz precedenti.
Quindi se è probabile che sia la domanda che l'offerta siano relativamente anelastiche rispetto al prezzo, il che significa che è improbabile che le quantità di entrambe fluttuino molto quando cambia il prezzo, almeno nel breve termine, e ciò rappresenta un'interessante opportunità di investimento.
Chi potrebbe cambiare le sorti del mercato sarebbe il settore investimenti. Ad esempio la domanda di lingotti e monete da investimento in Platino in Cina sta attualmente superando le aspettative a causa soprattutto di un prezzo elevato dell’oro. Nel primo trimestre dell’anno in Cina, le vendite di gioielli in oro appunto sono scese del 32%.
Ciò ha contribuito a una forte produzione di gioielli in platino, che è aumentata del 26% su base annua nello stesso trimestre. In Europa e Nord America, entrambi importanti mercati dell'oro bianco, il prezzo al dettaglio dei gioielli in oro bianco è superiore a quello dei gioielli in platino, il che contribuisce ulteriormente ad accelerare le vendite di gioielli in platino.
Si sta diffondendo la consapevolezza di quanto i solidi fondamentali di domanda e offerta del platino, che ne hanno determinato il deficit strutturale, ne stiano rafforzando l'interesse per gli investimenti. Questo è ulteriormente rafforzato dai solidi e diversificati fattori che alimentano la domanda esistente, per non parlare dell'emergere di un nuovo fattore di domanda per il platino, rappresentato dal suo utilizzo come minerale critico nelle tecnologie che consentono l'utilizzo dell'idrogeno nella transizione energetica.
Carlo Vallotto
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