L’oro del Baltico

Così è sempre stata definita l’ambra.
In parte per le suggestioni derivanti dal suo colore, ma soprattutto per il ricco commercio che ne derivò e che la fece diffondere in tutto il mondo conosciuto.
Fin dal terzo millennio avanti Cristo esisteva una “via dell’Ambra” che dal mar Baltico si irradiava in tutte le regioni dell’Europa settentrionale e nell’area del Mediterraneo. Sono stati riconosciuti come importanti centri per la lavorazione ed il suo commercio, sul tratto italiano della via, Fratta (nel Polesine) e Verucchio (in Emilia-Romagna).
Ma cos’è l’ambra?
Si tratta di una resina che le conifere (Pinus succinifera) emettevano per difendersi, colando lungo i tronchi questa veniva poi trasportata dai fiumi fino al mare dove completava il suo processo di fossilizzazione trasformandosi in quella che conosciamo appunto come ambra (formula chimica C10H16O), un processo durato milioni e milioni di anni!
Sono comunque oltre 160 i siti al mondo dove è stata trovata l’ambra, il più antico, negli Stati Uniti, ha 320 milioni di anni.
La si può trovare in diversi colori, non solo il più conosciuto giallo, ma anche rosso, verde e blu. La cosiddetta “ambra bianca” è invece di origine animale essendo ricavata dall’intestino dei capodogli ed è utilizzata in profumeria.
La misteriosa natura dell’ambra ha fatto si che nell’antichità le venissero attribuite proprietà magiche, apotropaiche e mediche. Il fatto poi che potesse racchiudere al suo interno piccoli insetti (imprigionati dalla resina che colava: ne sono stati trovate 3500 specie diverse) ha accentuato queste credenze, così come la sua proprietà di elettrizzarsi per strofinio (in Grecia veniva chiamata elektron, da cui il termine
moderno “elettricità”).
L’ambra è stata da sempre considerata una “pietra preziosa”, ovunque sono stati trovati gioielli ricavati da essa ed indossati come amuleto dalle capacità protettive. Ancora oggi le si attribuiscono energie che infondono ottimismo e positività.
Ma la ricerca scientifica ha anche scoperto che l’acido succinico presente nell’ambra baltica stimola il sistema nervoso, regola i reni e l’intestino, è un agente antiinfiammatorio tanto che si producono, ad esempio, pomate e creme per reumatismi ed irritazioni della pelle. L’acido e l’olio, ottenuti dall’ambra, sono anche utilizzati dall’industria cosmetica, contro i radicali liberi.
Nel tempo “l’oro del Baltico” non ha dunque perso nulla del suo fascino.
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