Le pepite d’oro

Se nell’immaginario collettivo c’è una cosa che è indissolubilmente legata all’oro questa è la pepita.

Facile capirne il motivo: è sotto questa forma che l’uomo ha “scoperto” ciò che, nel bene e nel male, ha così tanto influito nella vita dell’uomo durante i secoli.

Ma nonostante esse siano estremamente note, la loro formazione è tutt'altro che chiara, tanto che ancora oggi si discute all'interno della comunità scientifica sulla loro origine.

Dunque, come si formano le pepite d'oro?
Nel cosiddetto «giacimento secondario» (in quello denominato «primario» l’oro si trova nelle vene della terra) i sommovimenti tettonici hanno portato in superficie queste vene e l’erosione ha poi trasportato l’oro dai rilievi a valle formando a volte dei veri e propri depositi conosciuti come «placer».

È a questo punto che le ipotesi divergono: qualcuno sostiene che sia la polvere trascinata dai fiumi che, compattandosi, formi le pepite (teoria «supergenetica»); altri che solo ad alte temperature possa avvenire la compattazione e che quindi le pepite si formino già sotto il manto per poi arrivare in superficie (teoria «ipogenetica»).

Ma come sono fatte le pepite d'oro?
La superficie esterna è solitamente composta da un sottile strato di oro puro, all'interno troviamo percentuali variabili d’argento e siccome nelle pepite sono presenti dei vuoti, queste porosità fanno si che ossidi di ferro, polvere di quarzo e argille possano trovarsi all'interno della pepita.
Dunque, nella pepita la purezza non raggiunge mai i 24 carati, ma si aggira invece attorno ai 20/22.

Quali sono le pepite d’oro più grandi mai ritrovate?
La più grande è quella che è stata chiamata «Welcome Stranger» e venne scoperta nel febbraio del 1869 in Australia: pesava 72 kg!
Al secondo posto sempre una pepita rinvenuta in Australia, ma nel 1858, la «Welcome Nugget»: pesava 69 kg.
Ci spostiamo di continente, in Sud America, per l’assegnazione del terzo posto di questa speciale classifica: è la «Canaã nugget» del peso di 61 kg. Al momento è la più grande pepita esistente in quanto le due precedenti sono state ridotte in pezzi più piccoli. La possiamo vedere esposta al «Museo dei Valori» del Banco Central do Brasil, a Brasilia.

Un’altra bella pepita che è possibile ammirare si trova al Golden Nugget, il più antico casinò di Las Vegas, qui, nell'atrio, troviamo esposta la «Hand of Faith». Pesa poco più di 27 kg e fu scoperta anch’essa in Australia, nel New South Wales. È esposta nel casinò dal 1981, data del ritrovamento, insieme ad altre pepite d'oro.

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