Il «Corpus Nummorum Italicorum»
Il CNI venne concepito nei primi anni del ‘900 da Vittorio Emanuele III di Savoia, inizialmente come catalogo della sua collezione privata, ma già in fase di progettazione e quindi di realizzazione si trasformò, grazie alla collaborazione di quasi tutti i responsabili di collezioni numismatiche italiane e di molti di quelle straniere, in un vero e proprio catalogo di tutte le monete italiane medievali e moderne, meticolosamente descritte anche nelle minime varianti e corredato da un ricchissimo apparato fotografico.
A margine possiamo dire che il prodotto della vendita dei volumi andò per tre quarti all’«Istituto degli orfani degli impiegati», di cui il Re era patrono, e per l’altro quarto alla «Società Numismatica Italiana», di cui il Re era Presidente onorario.
L’opera andava a colmare il vuoto dato dalla mancanza di opere scientificamente valide sulla monetazione italiana.
Naturalmente non mancarono le critiche, espresse liberamente anche a fronte della figura dell’autore, ma, nel complesso, l’opera venne accolta molto favorevolmente: «un’opera quale solo il coraggio degno veramente di un Re poteva ideare».
Il primo volume, «Casa Savoia», vide la luce nel 1910, la pubblicazione del Corpus venne poi interrotta nel 1917 per cinque anni a causa della I Guerra Mondiale e del difficile periodo che ne seguì. Dal 1922 i volumi del CNI tornarono ad uscire con cadenza fino ad arrivare al volume XX, «Italia Meridionale Continentale» uscito nel 1943. Poi, con le vicende belliche, i successivi, ne sarebbero dovuti seguire altri tre, rimasero allo stato di bozza.
Per quanto riguarda invece la collezione, più di centomila monete, questa venne donata dal Re allo stato italiano al momento della sua partenza per l’esilio ed ora è esposta, in parte, al Museo Nazionale di Roma.
A più di un secolo dagli inizi della sua pubblicazione, il «Corpus Nummorum Italicorum» resta l’opera più ponderosa sulla numismatica italiana. Naturalmente oggi risulta essere in parte un’opera datata e sono stati individuati, nel corso degli anni, refusi, inesattezze e ripetizioni, tuttavia, a livello di compilazione resta il catalogo più completo ed esaustivo sulle monete italiane.
Chi fosse interessato può acquistare i volumi, oppure consultarli collegandosi al sito del Ministero della Cultura (https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/iuno-moneta/biblioteca/corpus).
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