Giovedì, 28 giugno

Chi fonde oro? Come funziona un banco metalli

Recuperare oro puro dai gioielli è possibile grazie al processo di fusione dell’oro. La fusione dell’oro consiste in quella procedura per mezzo della quale il metallo, dallo stato solido, passa allo stato liquido e può essere riutilizzato. La fusione, quindi, è un procedimento che viene utilizzato allo scopo di recuperare oro puro dall’oro vecchio malmesso oppure da gioielli e collane rotte.
Questa tecnica viene molto ricercata da chi abbia bisogno di trasformare il proprio oro usato in oro da investimento; una delle opzioni a disposizione, per l’appunto, è quella di fondere l’oro vecchio trasformandolo in lingotti da investimento.
Se quindi avete in casa diversi oggetti d’oro, magari rotti e vecchi, e non sapete che farne, una possibilità interessante è portarli da chi fonde oro per poterli trasformare e dare loro nuova vita come strumenti di investimento.

Ma come fare? Come funziona la fusione, chi produce l’oro?
Per procedere alla fusione è necessario utilizzare dei forni ad hoc che raggiungono una temperatura altissima. In genere si tratta di forni a gas che riescono a raggiungere la temperatura di 1064 gradi, e seguendo uno specifico processo l’oro diventa liquido. A quel punto è possibile dargli la forma del lingotto, usando degli appositi stampi fatti di ghisa o di grafite, rivestiti di cera. La versatura è un movimento necessariamente rapido in modo che l’oro si solidifichi in un blocco unico, mantenendo il suo valore.
L’oro fuso viene inserito nello stampo, la cera si discioglie a contatto col calore, e poi si lascia raffreddare il tutto.
Prima di ridare il lingotto al legittimo proprietario, esso viene immerso in vasche con acido solforico che lucidano al meglio il prodotto e lo predispongono per essere messo in commercio.
Quindi, viene effettuato un controllo qualità finale: si fa cadere qualche goccia di acido solforico sul lingotto, per vedere la sua reazione, in modo da verificare la purezza della composizione del lingotto e quindi il suo valore.

Chi fonde oro usato? Fonderie e banchi metalli autorizzati

Che cosa è possibile destinare alla fusione? Molte persone pensano di poter fondere esclusivamente vecchi gioielli o monete, ma in realtà dovete sapere che potete destinare alla fusione anche placchette di metallo prezioso, medaglie, cornici, leghe dentarie, e pezzetti di oro che si trovano su borse, rottami d’oro (come catenine rotte, orecchini vecchi o senza il gemello, ciondoli e gioielli così rovinati che non possono essere usati).
Inoltre, se volete fondere il vostro vecchio oro, dovete sapere a chi rivolgervi. La prima cosa da sapere, se siete dei privati, è che non potete rivolgervi direttamente ad una società che si occupa di fusione dell’oro. Bisogna infatti fare riferimento agli intermediari autorizzati che hanno l’autorizzazione a farlo. Fra gli intermediari ci sono i compro oro, che sono spesso convenzionati con quelle industrie che si occupano di fondere oro.
L’unico modo per sapere se un negozio di compro oro sia o meno autorizzato alla procedura è controllare il numero di autorizzazione sul sito del punto vendita.
Il compro oro vi permetterà di rivolgervi al Banco dei Metalli autorizzati; questi ultimi si occupano concretamente della fusione dell’oro, ma è importante che il vostro intermediario sia un negozio nel quale avete fiducia, autorizzato, e che ritenete serio e competente nelle sue transazioni. Ricordate che un punto vendita serio vi chiederà i documenti prima di procedere all’operazione.
È importante optare per un intermediario serio perché egli potrà assistere a tutte le fasi di fusione e saggiatura dell’oro, e di conseguenza assicurarsi che tutto si svolga nel migliore dei modi. Dato che i privati non possono, per legge, rivolgersi direttamente alle fonderie, tanto vale affidarsi ad una azienda competente, serio e soprattutto autorizzata.

ORONews rubrica economica di Orovilla