Sostenibilità finanziaria: una scelta consapevole anche con l’oro
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La sostenibilità ambientale è entrata nelle nostre vite e non possiamo più girarci dall’altra parte. Neppure, o a maggior ragione, in questo momento di grave crisi energetica e di difficoltà di approvvigionamento di gas e petrolio dalla Russia. Molto più importante di qualche anno fa è anche la sostenibilità finanziaria, che crea valore nel tempo nel rispetto degli ecosistemi, delle popolazioni e delle generazioni future.
Cosa significa finanzia sostenibile?
La finanza sostenibile ha lo scopo di creare valore nel lungo periodo: i capitali investiti devono poter generare plusvalore, ma avere anche una ricaduta positiva sulle società senza pesare sull’ecosistema. Crescere economicamente oggi, e ancora di più nei prossimi anni e decenni, significa investire su progetti mirati allo sviluppo sociale e ambientale.
Il piano d’azione per la finanza sostenibile predisposto nel 2018 dalla Commissione Europea, l’Accordo di Parigi e l’Agenda 2030 hanno esattamente questo obiettivo.
In questo senso gli ESG sono tipologie di investimenti sostenibili dal punto di vista:
- dell’ambiente (Environment), nel rispetto degli ecosistemi e nell’adattamento e nella mitigazione dei cambiamenti climatici
- sociale, al fine di limitare ed eliminare diseguaglianze e povertà attraverso inclusività, condizioni di lavoro eque e investimenti nel capitale umano e nelle comunità locali
- della Governance: le istituzioni pubbliche e private, unitamente alle strutture di gestione devono garantire l’inclusione di considerazioni sociali e ambientali nel processo decisionale.
Creare valore per la finanza del futuro deve significare utilizzare degli strumenti che hanno a cuore gli obiettivi etici e ambientali di medio-lungo periodo. Come azionisti, investitori e risparmiatori abbiamo il dovere di selezionare gli investimenti che rispettano le norme e gli standard, per contribuire ad influenzare positivamente i comportamenti delle compagnie.
Come inserire i fondi etici nei tuoi investimenti
I fondi etici sono strumenti di gestione del risparmio di emittenti con un elevato profilo di responsabilità sociale e ambientale.
Esistono fondi Sri (Social Responsible Investment) che investono il patrimonio solamente in titoli che rispettano rigidi criteri e finanziano enti non profit mediante commissioni o grazie ai rendimenti ottenuti. Le società individuate dai fondi devono adottare strategie aziendali a tutela dell’ambiente, della sicurezza e della salute dei lavoratori e miglioramento nella qualità della vita; devono astenersi inoltre da attività in qualsiasi modo collegate alla produzione o commercializzazione di carbone, armi, tabacco, alcolici e tutti i prodotti lesivi della salute e della dignità delle persone.
Ad oggi si tratta dello strumento più apprezzato dai piccoli risparmiatori attenti alle tematiche sociali e ambientali. Per riconoscerli è necessario:
- leggere attentamente il prospetto informativo dove è indicato dove viene investito il patrimonio e i criteri di selezione dei titoli
- controllare i rating di sostenibilità nelle banche dati specializzate (es. Morningstar) che svolgono un ruolo di screening sui prodotti d’investimento
- affidarsi a consulenti e intermediari attenti alla tematica e che operino secondo un codice etico chiaro e sostenibile
Nel lungo termine i fondi etici performano meglio dei titoli tradizionali, grazie ad una governance più robusta che si traduce in migliori risultati societari. I rendimenti a uno e tre anni di un portafoglio di investimento diversificato che contenga investimenti etici superano spesso la doppia cifra.
Investire in Bitcoin è sostenibile?
Il tema Bitcoin e criptovalute è molto complesso anche dal punto di vista della sostenibilità. Come sappiamo bene il problema principale delle criptovalute sta proprio nell’enorme consumo di elettricità e nella produzione di CO2, a causa delle complesse operazioni matematiche svolte da potentissimi computer per validare le transazioni. L'aspetto del consumo energetico è molto problematico e solo in minima parte è stato risolto utilizzando fonti di energia rinnovabile, perché si tratta di casi isolati e pionieristici. Questo è dovuto anche al fatto che le criptovalute sono ancora una forma di pagamento residuale (per ogni transazione in Bitcoin vengono effettuate 1 milione e 200 transazioni con carta di credito)
La smaterializzazione delle operazioni svolte mediante la blockchain d’altra parte potrebbe evitare molti sprechi se molte più transazioni avvenissero online.
- Minore utilizzo di plastica per la produzione di carte di credito e tessere bancomat
- Minore consumo di carta, inchiostro ed energia per stampare le banconote nella Zecca di Stato
- Minore quantità di metallo e di energia utilizzati per la fusione e la produzione delle monete
- Minore consumo di carburante per la movimentazione del denaro (furgoni blindati);
L’utilizzo delle criptovalute ad oggi però è circoscritto quasi esclusivamente alla compravendita a fini speculativi, mentre il loro consumo energetico è impressionante: l’indice Digiconomist, che tiene traccia dell’impronta ambientale dei Bitcoin, rileva che ogni anno le transazioni di questa criptovaluta richiedono un fabbisogno energetico di circa 130 terawattora, superiore alla richiesta di una nazione come l’Argentina e appena inferiore a quella della Svezia.
Le criptovalute possono essere sostenibili?
Esistono delle realtà che utilizzano un sistema completamente differente per validare le loro transazioni. Il nome di questo nuovo sistema è proof-of-stake: invece di premiare chi vince la corsa computazionale, vengono selezionati casualmente dei nodi che partecipano alla blockchain. Per evitare il rischio di truffe, è necessario versare una somma di denaro come cauzione: maggiore è questa somma, maggiori sono le possibilità di essere selezionati dal sistema. È un meccanismo completamente diverso, che richiede meno dell’1% dell’energia impiegata dai Bitcoin per ogni singola transazione e che peraltro permette alle monete digitali di aumentare notevolmente la quantità di transazioni gestite, passando dalle sette al secondo dei bitcoin a svariate centinaia. A impiegare questo sistema sono già oggi decine di criptovalute e anche Ethereum (leader nel settore NFT) è interessata a passare al proof-of-stake.
L’impatto sociale delle criptovalute
Oltre all’impatto ambientale dovuto al consumo energetico, esiste un problema molto importante a livello sociale e culturale. Le normative europee sono sempre più stringenti dal punto di vista della sostenibilità. Questo significa, come accade ed è accaduto negli anni in altri settori, spostare la produzione in paesi che hanno leggi meno severe sullo sfruttamento del territorio.
Nella teoria le criptovalute hanno come obiettivo etico quello di offrire nuove opportunità, ridurre la povertà a llivello globale, combattere la corruzione, promuovere pari opportunità e imprenditorialità. La realtà è ben diversa.
Uno studio pubblicato dalla Northumbria University dimostra che la crescita delle criptovalute sta avendo un impatto sproporzionato sulle popolazioni più vulnerabili alla crisi climatica.
"Circa 1 terzo dei minatori PoW si trova attualmente in Paesi con un punteggio dell'indice di sviluppo umano (HDI) inferiore a 0,85. È probabile che alcune delle persone più povere e vulnerabili del mondo siano quelle colpite in modo sproporzionato dai problemi sociali e ambientali locali dell'estrazione di PoW."
Anche l’estrazione dell’oro ha le sue criticità: il problema svanisce con l’oro etico
L’estrazione dell’oro non è esente da problematiche ambientali anche molto importanti, ma esistono normative e regolamentazioni del settore che permettono agli investitori e ai risparmiatori di fare una scelta consapevole ed etica.
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L’oro etico infatti è una tipologia d’oro che viene estratta e lavorata in armonia con l’ecosistema circostante, senza l’utilizzo di esplosivi e di componenti chimici incompatibili con l’ambiente, e in collaborazione con le comunità coinvolte.
- È un’arma contro lo sfruttamento
- Argina l’inquinamento da cianuro e mercurio
- Ci tutela dal cambiamento climatico attraverso opere di ripristino degli ecosistemi
- È alla portata di tutti, anche dei microrisparmiatori
OROvilla ha scelto di supportare il commercio di oro tracciato, del quale conosciamo per certo la provenienza e se rispetta rigidi standard di sicurezza, sostenibilità e rispetto dei diritti umani e dei lavoratori.
RJC, Responsible Jewellery Council, organizzazione no profit certificata con più di 850 compagnie in tutto il mondo, di cui facciamo parte da quasi 10 anni, ha come massimo obiettivo il rispetto di rigidi standard produttivi lungo tutta la filiera di produzione dei gioielli e dell’oro, dalla miniera al dettaglio.
Ecco alcuni estratti del Codice di Pratiche dell’RJC:
“La nostra attività verrà condotta in maniera responsabile a livello ambientale.
Si gestirà l’impronta ambientale attraverso l’eliminazione o la limitazione degli impatti ambientali negativi.
Garantiamo l’efficienza delle operazioni della nostra attività, attraverso la gestione dell’impiego di risorse ed energia.”
“Il Council basa la propria concezione dello Sviluppo Sostenibile sulla definizione della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo del 1987 (Commissione Brundtland):
“Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi le necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità.”
Adotteremo pratiche per valorizzare la Biodiversità e ridurre gli impatti negativi su di essa”.
“Sostanze Pericolose -
I Membri non produrranno, commerceranno e/o utilizzeranno prodotti chimici e Sostanze Pericolose soggette a divieti internazionali, a causa della loro elevata tossicità per gli organismi viventi, la persistenza nell’ambiente, il potenziale di bio accumulazione, o di danno all’ozono.
I Membri utilizzeranno delle alternative alle Sostanze Pericolose impiegate nei processi produttivi, ogni qualvolta sia tecnicamente ed economicamente possibile.
Tutti i Membri con Strutture Estrattive, che utilizzano il cianuro nel recupero dell’Oro, dovranno conformarsi all’International Cyanide Management Code e si assicureranno che i siti applicabili siano certificati secondo l’International Cyanide Management Code entro 3 anni dalla data di affiliazione al RJC.”
Un oro sostenibile è possibile. Oggi è necessario.
L'oro etico costa di più?
Un lingotto in oro 10 grammi Mario Villa ad oggi (23/12/2021) costa 560€
Un lingotto esclusivo in oro etico 10 grammi, disponibile solo da OROvilla costa 622€
Circa il 10% in più per un bene rifugio di cui sei sicuro che sia stato estratto e lavorato:
- nel rispetto dei diritti umani e dei lavoratori
- nel rispetto dell'ambiente e delle comunità locali
- evitando l'utilizzo di esplosivi e sostanze chimiche dannose per l'ambiente, per il terreno e per l'acqua
- evitando la commercializzazione di oro proveniente da miniere non controllate o sotto il controllo di organizzazioni criminali
Una piccola differenza che fa un'enorme differenza!
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