Le tasse e l'investimento: come massimizzare i tuoi guadagni e minimizzare le tasse
Hai una rendita o un reddito? Hai anche una tassa da pagare. Funziona così. Che si tratti di un reddito da lavoro o una plusvalenza su un investimento, oppure ancora una rendita immobiliare, per tutto ciò che entra nelle tue tasche, lo Stato vuole la sua parte. Ma esiste un modo per minimizzare le tasse sugli investimenti e massimizzare il guadagno? In questo caso i metalli preziosi sono validi alleati.
Come funzionano le tasse sugli investimenti e quando si pagano
Tralasciando le tasse sui redditi da lavoro, di cui siamo tristemente consapevoli più o meno tutti, conoscere qual è la tassazione specifica applicata agli investimenti è fondamentale nella gestione del tuo denaro. Per ogni tipo di investimento, infatti, è prevista una tassazione specifica, con diverse aliquote e imposte che è necessario versare.
Tutte le attività finanziarie che producono un guadagno sono soggette a tassazione. I ricavi che vengono tassati appartengono a due categorie principali:
- la quota relativa al guadagno, come ad esempio gli interessi dei titoli di Stato o i dividendi per le azioni;
- la plusvalenza, ovvero la differenza tra il prezzo di emissione / acquisto, e il prezzo di rimborso / vendita.
Più nello specifico siamo tenuti a pagare una flat tax del 26% (Legge 66/2014), un’aliquota generale applicata sulla maggior parte dei profitti maturati con gli investimenti di natura finanziaria, come la compravendita di azioni o di criptovalute. Queste aliquote vengono calcolate sulla plusvalenza, ovvero sulla differenza tra il capitale iniziale investito e il capitale finale. Quindi se investi 10.000€ in azioni e a fine anno, al momento di vendere le tue azioni, ti ritrovi con un capitale di 15.000€, hai una plusvalenza di 5.000€ e dovrai pagare il 26% di 5.000€, ovvero 1.300€. Ricorda che in caso di questa tipologia di investimenti dovrai calocalre le plusvalenze al netto delle minusvalenze (quindi delle perdite) per ridurre la base imponibile e pagare meno imposte.
Esistono tasse agevolate per alcune tipologie di investimenti. Ad esempio i rendimenti dei Titoli di Stato hanno un’aliquota del 12,5%; i PIR se mantenuti per 5 anni, i libretti di risparmio con giacenza inferiore a 5 mila euro, i titoli di stato e alcune forme di previdenza complementare, purché il fondo pensione riservi fino al 5% del patrimonio a investimenti di almeno 5 anni in piani di risparmio a lungo termine o investimenti qualificati, sono invece esenti da tassazione.
Altre tasse sugli investimenti da pagare
Esistono altre imposte che è necessario pagare in alcune circostanze specifiche. Ad esempio,
- sui conti deposito è prevista l’imposta di bollo, una tassa dello 0,20% calcolata sulla somma depositata
- sulle transazioni finanziarie si paga una tassa dello 0,12% in relazione al volume dello scambio.
- le transazioni finanziarie effettuate su un mercato non regolamentato (OTC, Over The Count), come il mercato delle valute Forex, la tassazione aumenta dallo 0,12% allo 0,20%.
- Se si superano i 5.000 euro sul conto corrente si è tenuti al pagamento dell’imposta di bollo, che ammonta a 34,20 euro per le persone fisiche e a 100 euro per le persone giuridiche
- Alcuni beni su cui molti investono il loro denaro, soprattutto se si tratta di beni rifugio, richiedono il pagamento dell’IVA al 22%. È il caso ad esempio dei metalli preziosi, diversi dall’oro (il quale invece è esente IVA)
Quando e come pagare le tasse sugli investimenti
Le tasse sugli investimenti si pagano attraverso la dichiarazione dei redditi, versando entro il 30 settembre le imposte relative ai profitti generati dagli investimenti durante l’anno precedente (ad esempio, entro il 30 settembre 2023 si corrispondono le tasse su proventi ottenuti con gli investimenti nel 2022). Alcune imposte invece si devono versare al riscatto, ovvero quando si riceve il rendimento dell’investimento.
In regime dichiarativo il pagamento si effettua con la dichiarazione dei redditi, nella quale si segnalano all’Agenzia delle Entrate i redditi e i profitti ottenuti dagli investimenti. In questo caso l’investitore può compensare plusvalenze e minusvalenze, per redditi della stessa tipologia.
Nel regime amministrato l’intermediario si occupa di pagare le tasse sugli investimenti (sostituto d’imposta). In questa circostanza l’operatore stesso trattiene la quota relativa alle imposte prima di trasferire il rendimento generato dall’investimento, versando le tasse allo Stato e rilasciando un certificato a garanzia del pagamento effettuato.
Come pagare meno tasse e massimizzare gli investimenti
I meccanismi per ottimizzare l’equilibrio tra patrimonio e tasse sono diversi: l’importante è conoscere bene gli strumenti finanziari con cui si ha a che fare, oltre che la normativa tributaria in materia finanziaria. In particolare puoi agire in 3 direzioni.
Come pagare meno tasse sugli investimenti: l’affrancamento (fino al 30 giugno 2023)
La legge di Bilancio 2023 n. 197 del 29 Dicembre 2022 ha introdotto l’affrancamento fiscale, ovvero la possibilità di pagare un’aliquota di molto inferiore a quelle ordinarie, per coloro che hanno investimenti in essere in: titoli azionari quotati, quote di OICR (ETF, fondi, SICAV) e polizze di ramo I e V.
- Per le azioni l’imposta scende dal 26% al 16% per tutte le partecipazioni azionarie negoziate sui mercati e possedute alla data del 1 gennaio 2023 calcolate come media aritmetica dei prezzi rilevati a dicembre 2022.
- Per le quote di OICR (ETF, fondi, SICAV) l’aliquota scende al 14% calcolata sul reddito derivante dalla differenza tra il valore al 31/12/2022 delle quote o azioni degli OICR e il loro valore di acquisto. In questo caso l’affrancamento va valutato con attenzione insieme al proprio assicuratore in quanto questa tipologia di polizze spesso detengono significative quote di titoli di stato, che sarebbero oggetto di aliquota di tassazione al 12,50%, quindi inferiore a quella assicurata dall’affrancamento.
Il sistema dell’affrancamento aveva scadenza il 30.06.2023. Si attende dal governo per un eventuale possibilità di rinnovo di questa opzione.
Come pagare meno tasse sugli investimenti: il delicato equilibrio tra plusvalenze e minusvalenze
Come abbiamo visto la tassazione viene applicata sulle plusvalenze, ma solo in alcuni casi è possibile calcolarle al netto delle minusvalenze, ovvero delle perdite. Cosa significa?
Al di là delle possibilità di ridurre le aliquote o avere delle agevolazioni, il risparmio maggiore si ottiene sfruttando le eventuali minusvalenze, ovvero un credito verso lo Stato derivante dalla vendita in perdita di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi, titoli di Stato, ecc.) compensabile nei successivi 4 anni.
Tali minusvalenze possono essere portate in compensazione di eventuali successive plusvalenze, ma è fondamentale sottolineare che solo i redditi diversi possono compensarsi tra di loro. Non è possibile compensare le minusvalenze con rendite finanziarie derivanti, ad esempio, dallo stacco dei dividendi sui pacchetti azionari o sugli interessi di BOT, BTP, CCT, ecc. (redditi di capitale).
Grazie alla compensazione tra plus e minusvalenze è possibile ridurre anche notevolmente le imposte da pagare.
Come pagare meno tasse sugli investimenti: l’oro fisico
L’oro fisico, che come raccomandano quasi tutti gli analisti, dovrebbe essere sempre presente in un portafogli di investimento come forma di diversificazione del capitale a tutela del valore, ti permette di avere un notevole risparmio in due modi:
- Rientra tra i beni che ti permettono di calcolare la compensazione tra plusvalenze e minusvalenze. Sempre che si verifichi la remota ipotesi di una minusvalenza…
- È esente IVA e non è soggetto ad obbligo di dichiarazione di possesso. Il possesso di oro da investimento, lingotti e monete e la loro compravendita sono regolamentati dalla Legge n° 7 del 17 Gennaio 2000, che adegua la legislazione italiana alla norma europea che consente l'acquisto e la vendita di oro da investimento esente da IVA. L’esenzione dell’Iva è prevista dalla normativa oro se risparmiatori ed investitori acquistano tramite “Operatori Professionale in Oro” autorizzati ed iscritti in un apposito Albo redatto, e controllato, da Banca D’Italia.
Approfondimento Perché investire in oro fisico |
Come pagare meno tasse sugli investimenti: acquistare metalli preziosi con la sospensione dell’IVA
Puoi sospendere il pagamento dell’IVA anche acquistando argento e platino con il servizio OROvilla NOIVA. Se già conosci il nostro Piano di Accumulo in oro e metalli sai bene che non è necessario avere i lingotti nella propria cassaforte per possederli.
Lo stesso accade se vuoi acquistare e vendere lingotti in argento e platino sospendendo il pagamento dell’IVA: basta non averli fisicamente in casa o nella propria cassetta di sicurezza.
Tu acquisti i tuoi lingotti in argento o platino, che quindi sono tuoi a tutti gli effetti e puoi farne ciò che vuoi in qualunque momento, e decidi di lasciarli in custodia in un deposito doganale svizzero assicurato e specializzato in custodia di valori.
In questo modo ottieni 3 vantaggi:
- nessun onere di consegna e trasporto (sia quando compri che quando vendi i tuoi lingotti)
- nessuna spesa di custodia
- sospensione del pagamento dell’IVA
Investire significa trovare il giusto equilibrio tra fonti di reddito, giusti investimenti, sicurezza e rischio, opportunità del mercato e della normativa tributaria. Affidati sempre ad un consulente indipendente esperto per la gestione del tuo patrimonio e fai dell'educazione finanziaria il tuo obiettivo.
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Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci! I nostri consulenti sono sempre a vostra disposizione via e-mail (orovilla@orovilla.com) oppure telefonicamente al numero 02-8853